Storytelling

Un futuro che deve essere ancor prima nostro

Cosa stiamo facendo della nostra vita? La nostra vita è un continuo di sole scelte e tante domande. Noi giovani al giorno d’oggi ci ritroviamo molto spesso a chiederci “che cosa sto facendo?

Siamo abituati a dover seguire un programma già predefinito che noi tutti vorremmo sapere a quale destinazione realmente porterà.

Ma che cosa vogliamo per davvero? Di cosa il nostro “io” ha realmente bisogno?

A forza di camminare per questa strada già definita, molti di noi hanno perso ciò che realmente li avrebbero resi felici.

Se dovessimo pensare al nostro futuro, tutti noi lo desidereremmo come un qualcosa di utopico, di perfetto e letteralmente appagante. Questo si, possiamo dire che ci possa spingere a fare del nostro meglio, ma per cosa?

Puntiamo ad una vita che forse, mai potremmo vivere. Dico questo, non per scoraggiare chi ha idee chiare riguardo le proprie scelte e decisioni già prese o ancor da prendere. Ma se davvero facciamo mente locale, siamo una società che si spinge solo nel poter riuscire ad arrivare nell’essere qualcuno.

E si, molti di noi ancora non lo sanno, ancora non capiscono perché si debba stare dentro questi schemi scelti da altre persone.

Ci illudono. Mostrano il meglio che ci possa essere, che sia a nostra disposizione per creare una vita soddisfacente, ma in realtà questo è solamente un sogno ad occhi aperti.

Per quanto si possa stare dietro alla società, oberandosi di lavoro, studio, continua crescita personale; tutto quello che riusciremo a fare, sarà solo rendere felice qualcun altro al nostro posto.

Parlo di coloro che hanno studiato questo piano perfettamente, che non devono preoccuparsi nello scegliere chi essere e cosa fare, perché grazie a noi hanno la possibilità di non preoccuparsi.

Si dice che: “i giovani siano il futuro”, e si, tutto ciò ha pienamente ragione. Ma la domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi, non consiste tanto nel come sarà il futuro, ma se realmente esso, per il quale tanto ci sforziamo di portare avanti, sarà a beneficio di altre persone o di noi che dovremmo essere capaci a creare.

Quel futuro che tanto spaventa, deve essere nostro. Deve sicuramente poter aiutare e migliorare anche quello delle altre persone se ce n’è data la possibilità, ma ancor prima deve rendere la nostra vita qualcosa di non utopico ma di realizzare. Non illusorio ma sereno e ricco nel miglior dei modi.

E questo solo noi possiamo permetterlo. Siamo noi il nostro futuro, non possiamo esserlo per qualcun altro se prima ancora non impariamo e capiamo che la vita non gira solo attorno a questo concetto ma va ben oltre ad una questione sociale.