Tutta la verita sull’11 Settembre – Inchiesta Investigativa – Parte II
La fisica negata, le testimonianze ignorate e i crolli impossibili
Boeing a velocità insostenibili, piloti improvvisati, radar FAA sconcertati, demolizioni mascherate e bugie smontate una ad una. La versione ufficiale dell’11 settembre cade come le Torri.
di Anti-Mainstream Eagle of Freedom
Quattro aerei, quattro misteri
Volo 11 e Volo 175 – Le Torri colpite da proiettili supersonici
Il volo American Airlines 11 (Torre Nord) e il volo United 175 (Torre Sud) si schiantano a velocità dichiarate di oltre 850 km/h a bassa quota. Ma la VMO (velocità massima operativa) di un Boeing 767 è 660 km/h a livello del mare. Superarla a basse altitudini significa strutturale disintegrazione dell’aeromobile. La stessa Boeing, in una chiamata telefonica registrata da investigatori indipendenti, lo conferma: “No, un 767 non può volare a quelle velocità a livello del mare. L’aereo perderebbe pezzi.”
Registrazione della chiamata – archive.org
I tecnici radar della FAA, come John Hartling e Robin Hordon, hanno dichiarato di essere rimasti “sbalorditi dalla manovrabilità e dalla velocità”, aggiungendo:
“Pensavamo si trattasse di un aereo militare. Era troppo veloce e troppo preciso per essere un volo di linea.”
Volo 77 – La manovra impossibile al Pentagono
Secondo la versione ufficiale, il volo American Airlines 77 avrebbe compiuto una discesa in spirale a 850 km/h, sfiorando il terreno a meno di 3 metri per oltre 500 metri, prima di colpire l’anello esterno del Pentagono.
Il problema? Il “pilota” sarebbe Hani Hanjour, un uomo che, secondo il suo istruttore di volo in Florida, non riusciva a mantenere la rotta con un Cessna da scuola volo.
“Non era capace di tenere una traiettoria rettilinea. Non aveva nemmeno le basi.”
— Marcel Bernard, istruttore di Hanjour, ABC News, 2001
Volo 93 – Shanksville: la buca senza aereo
Il cratere lasciato dal presunto impatto del volo United 93 non contiene nessun relitto visibile, né sedili, né corpi, né ali.
Il sindaco di Shanksville, Ernie Stull, dichiara alla CNN:
“Non c’era nulla. Nessun aereo. Solo una buca e un po’ di fumo.”
Fonte: CNN via Archive.org
Le telefonate impossibili
Nel 2001 non era tecnicamente possibile effettuare chiamate da cellulari a quote superiori a 2.000-3.000 metri. Eppure, secondo la narrativa ufficiale, decine di passeggeri avrebbero fatto telefonate commoventi dai voli dirottati.
CeCe Lyles, assistente di volo del volo 93, registra un messaggio alla famiglia. Alla fine della registrazione, a bassa voce, si sente:
“It’s a frame.” (È una messinscena.)
La registrazione è reale e disponibile su:
HistoryCommons – CeCe Lyles last call
WTC7: il palazzo mai colpito da un aereo
Alle 17:20, il World Trade Center 7, un edificio di 47 piani, crolla verticalmente su sé stesso in 6,5 secondi.
Non è stato colpito da alcun aereo. Era costruito con strutture in acciaio. Eppure, secondo la versione ufficiale, è crollato “a causa degli incendi”.
“Abbiamo sentito esplosioni ai piani bassi, ben prima del crollo.”
— Testimonianza raccolta da La Nuova Pearl Harbor
Documentario completo di Massimo Mazzucco
Il NIST, nel 2008, ammette per la prima volta che il crollo ha incluso una fase di caduta libera di 2,25 secondi, equivalente alla rimozione simultanea delle colonne portanti.
Fonte: AE911Truth – rapporto ingegneristico
Le Twin Towers: sbuffi, esplosioni e implosione sincronizzata
I video mostrano sbuffi regolari fuoriuscire ai piani inferiori prima che la massa superiore li raggiunga.
L’intera struttura crolla a velocità di caduta libera, incompatibile con la resistenza di decine di piani intatti.
L’ingegnere Richard Gage, fondatore di AE911Truth, dichiara:
“I grattacieli non si autodistruggono per il fuoco. Ci sono prove di esplosivi, termite militare e demolizione controllata.”
Uno studio pubblicato su The Open Chemical Physics Journal (2009) ha rilevato residui di nano-thermite nelle polveri raccolte a Ground Zero.
Fonte scientifica originale (PDF)
I debunker smontati: dalla propaganda alla manipolazione
Debunker come Popular Mechanics, il NIST, e in Italia Butac o Facta, hanno ripetuto per anni le stesse spiegazioni: “fuoco e gravità”.
Ma nessuno ha spiegato:
- La simmetria perfetta dei crolli.
- La presenza di esplosioni prima dell’implosione.
- I residui di esplosivi militari.
Il documentario “11 Settembre – La Nuova Pearl Harbor” smonta una per una tutte le giustificazioni ufficiali. Un film di oltre 5 ore, oggi punto di riferimento per chi vuole capire davvero cosa è accaduto.
Conclusione – I fatti non mentono, solo gli uomini lo fanno
I crolli, le traiettorie, le chiamate, le esplosioni, le testimonianze ignorate, i dati tecnici negati: tutto converge in una sola direzione.
Una realtà molto diversa da quella venduta per due decenni.
E ormai, chi finge di non vederla, ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
Fonti complete Ufficiali – Parte II
- Registrazione telefonica con Boeing sulla VMO:
https://archive.org/details/BoeingCall911Truth - Pilots for 9/11 Truth – Documenti su manovre e velocità:
http://www.pilotsfor911truth.org/ - Testimonianza dell’istruttore Marcel Bernard (ABC News):
https://abcnews.go.com/2020/story?id=123822&page=1 - CeCe Lyles – Chiamata registrata (HistoryCommons):
https://www.historycommons.org/context.jsp?item=a0911lyleslastcall - Intervista al sindaco di Shanksville – CNN (archiviata):
https://web.archive.org/web/20020913000000*/http://www.cnn.com - La Nuova Pearl Harbor – Documentario di Massimo Mazzucco (YouTube):
https://www.youtube.com/watch?v=O1GCeuSr3Mk - Rapporto AE911Truth su WTC7 – Inchieste tecniche:
https://www.ae911truth.org/ - Studio su residui di nanothermite – The Open Chemical Physics Journal (2009):
https://benthamopen.com/contents/pdf/TOCPJ/TOCPJ-2-7.pdf - Testimonianze FAA – Robin Hordon e John Hartling:
https://911pilots.org/evidence/air-traffic-controllers/