Sogni premonitori: visioni dell’inconscio o intuizioni del futuro?
Il sogno premonitore è un evento che si definisce tale quando qualcosa che viene sognato si avvera nella vita reale. Così supponendo, questo sarebbe oltre la già inspiegabile attività onirica, in quanto il suo contenuto è qualcosa che senza alcun dubbio ci sarebbe impossibile sapere in quanto non ancora compiuto.
L’opinione così come in tanti altri temi si divide in due, chi lo accetta e chi ne nega la credibilità in quanto inspiegabile.
La prima idea riguardo la credibilità dei sogni premonitori lo vede come viaggio nell’inconscio. Ne definisce il funzionamento come la conseguenza di una specie di sesto senso che ci mette in allerta su una possibile situazione. A sostenere questa tesi troviamo la parapsicologia che vede come tutti siamo potenzialmente in grado di prevenire il futuro attraverso i sogni. Attraverso il raggiungimento del piano astrale dove determinati simboli ci aiutano a capire cosa dovrebbe (o potrebbe) avvenire nel futuro. I simboli non sono però di facile comprensione e sono quindi non per tutti decifrabili. Altre volte si presentano in maniera più chiara ma il nostro cervello non riesce a trattenerli una volta svegli.
La scienza invece non vede possibile quest’idea e rifiuta la parapsicologia, cercando sempre una spiegazione logica. In questo caso vedrebbe i sogni come un generarsi di opinioni riguardo ogni possibile evento futuro e in alcuni casi essi finiscono per realizzarsi veramente. Un’altra porzione di scienziati invece li giustifica come una semplice questione di statistica. Valutando come sia una coincidenza che tra tutti i sogni fatti ogni notte da ogni persona sulla terra (calcolando che in media la maggior parte degli uomini sognano per almeno 2 ore a notte), sia solamente una su 8 miliardi ad aver sognato qualcosa che si sia poi avverato.
A sostenere questa tesi troviamo uno studio condotto da Charles Honorton e Diane C. Ferrari tra il 1935 e il 1987 su 50’000 partecipanti dove con quasi 2 milioni di tentativi, si cercò di capire se i sogni premonitori o sogni precognitivi fossero solo coincidenze. I dati riportati in seguito ad esso sostengono che per il 0.0975% essi erano solo coincidenze.
Come disse il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, “il sogno è una finestra sull’inconscio”. Anche se ne ha sempre negato l’aspetto divinatorio in quanto secondo lui i sogni premonitori non possono esistere poiché ogni visione avuta in sogno riporta semplicemente a galla paure e sentimenti repressi dal conscio e che sono perciò più vicini alle esperienze passate piuttosto che alle speculazioni future.
Sono quindi molte le opinioni sviluppate nel corso del tempo su questo tema ma per quanto esse possano essersi evolute rimangono a prescindere solo delle opinioni in quanto resta questo tema un capillare di una scienza non esatta.