Fotografia

SCOPERTA DI UNA PASSIONE – Primi stentati approcci alla fotografia

Galeotta fu la birra

Non mi sono mai interessato alla fotografia. Da ragazzino, come tutti, mi sono portato dietro una macchinetta economica per documentare i viaggi e qualche occasione particolare. Era scomodo, costoso ed il risultato quando sviluppavo i rullini era sempre impietoso e deludente.

Avevo altre passioni e quella della fotografia non sembrava destinata ad attecchire in me. Con l’avvento dei telefonini, avere una macchina fotografica sempre a disposizione ha reso il tutto più semplice ma anche banale. Non avrei mai considerato fotografia quegli scatti fatti per documentare eventi e circostanze.

Molti anni dopo, una sera, davanti ad una birra con amici, nel contesto di una splendida piazza Vittorio (Torino), rimango affascinato dal racconto appassionato di un’amica. Ha iniziato un corso di fotografia e mi racconta aspetti inattesi di un’arte che avevo sempre ritenuto lontana ed irraggiungibile.

Mi incuriosisco, comincio a seguire qualche tutorial su Youtube. Faccio le mie prove tecniche con il cellulare e approfitto di altre uscite in Torino con la mia amica per imparare a vedere quel che è sotto gli occhi ma non sapevo cogliere. Scopro un mondo, una possibilità infinita di guardare la realtà con occhi diversi e di raccontarla.

Il superamento dei vincoli tecnologici


La curiosità aumenta. Ogni occasione è buona per provare a fotografare e per fare esperimenti, cominciando a sfruttare tutti gli aspetti “PRO” dello strumento fotografico contenuto nel cellulare. Ma i limiti imposti dal cellulare cominciano ad andarmi stretti.

Il triangolo dell’esposizione non è completamente fruibile ed alcune impostazioni necessarie ad esprimere alcuni aspetti artistici non sono esplorabili. Intanto mostro le mie foto sul mio profilo Fb e sulle storie whatsapp. Raccolgo i primi consensi e approvazioni dagli amici che stuzzicano il mio ego e la mia vanità supportandomi in questa avventura.

Mi trovo a raccontare questa mia nuova passione durante un pranzo con un collega. Lui annuisce, comprende, mi supporta al punto da offrirmi in prova la sua reflex, abbandonata con dispiacere dopo i primi anni di passione.

Comincio ad andare in giro con la reflex, provarla in ogni occasione. Sfrutto le lunghe serate di attesa dei figli fuori dalle discoteche per realizzare foto in notturna della mia città. Colgo il fascino delle lunghe esposizioni e di altre tecniche che man mano mi capitava di apprendere dai tutorial che continuavo a seguire con attenzione. Comincio insomma a guardare la realtà attraverso il mirino della macchina fotografica e a scoprire il gusto di raccontarla attraverso i miei scatti.

La passione aumenta ed io cerco sempre più di approfondire lo strumento e le sue possibilità. Comincio a seguire fotografi, guardare le loro foto e cercare di imparare come vedono la realtà.

Durante questo periodo non ho ancora scelto la tipologia prevalente di fotografia a cui mi voglio dedicare. Vorrei fare tutto ma per molte tipologie non ho l’attrezzatura, le competenze e il tempo necessari per sperimentare. E così intanto fotografo un po’ di tutto e imparo ad utilizzare meglio la mia attrezzatura nell’attesa di scoprire quale direzione dare a questo modo di raccontarmi.