Cronache

Rivoluzioni colorate: regia occulta tra CIA, Soros e destabilizzazione globale

di Anti-Mainstream Eagle of Freedom

Cos’è una “rivoluzione colorata”?

Il termine “rivoluzione colorata” è stato coniato per descrivere una serie di movimenti apparentemente spontanei che, dagli anni 2000 in poi, hanno portato al rovesciamento di governi in varie aree del mondo. Tuttavia, dietro le narrazioni ufficiali – che parlano di “risveglio democratico” e “società civile” – si cela una strategia ben orchestrata, alimentata da agenzie di intelligence occidentali (CIA in primis) e finanziata da organizzazioni legate a miliardari “filantropi” come George Soros.

In questo articolo analizziamo:

  • le principali rivoluzioni colorate,
  • i fatti chiave che ne svelano la regia occulta,
  • il network globale che ha reso possibile la destabilizzazione controllata di intere nazioni.

Non colpi di Stato, ma insurrezioni pilotate

Le rivoluzioni colorate non sono colpi di Stato militari né rivolte popolari genuine, bensì insurrezioni guidate, appoggiate da media mainstream e da una rete di ONG, consulenti politici e fondazioni internazionali.

Obiettivo: imporre regimi favorevoli agli interessi geopolitici USA e occidentali, soprattutto nelle ex repubbliche sovietiche, nei Balcani e nel Medio Oriente.

Metodi più ricorrenti:

  • Addestramento di attivisti tramite corsi finanziati da ONG estere
  • Manipolazione mediatica interna e internazionale
  • Utilizzo strategico di social media e “fact-checker”
  • Pressione diplomatica e minacce economiche
  • Supporto finanziario e logistico da parte di entità come la Open Society Foundations

George Soros: il volto pubblico del caos pilotato

Spesso descritto come “filantropo” impegnato nella promozione della democrazia, George Soros ha utilizzato le sue fondazioni (prima fra tutte l’Open Society) per finanziare media “indipendenti”, ONG e movimenti di protesta in decine di paesi.

Le sue attività si sovrappongono costantemente agli interessi geopolitici statunitensi, in particolare nelle aree post-sovietiche.

L’ex ufficiale della CIA Ray McGovern ha affermato che il ruolo delle fondazioni di Soros nella destabilizzazione di governi ostili agli USA è “ampiamente documentato, ma mai approfondito dalla stampa mainstream”.


Tutte le rivoluzioni colorate: eventi chiave

Georgia – Rivoluzione delle Rose (2003)
Open Society, USAID, Freedom House. Soros ha ammesso pubblicamente di aver finanziato gruppi attivisti anti-Shevardnadze.

Ucraina – Rivoluzione Arancione (2004)
Pora!, Freedom House, Open Society, Otpor. Documenti interni USA confermano il sostegno diretto a Yushchenko; coinvolgimento dell’ambasciata americana.

Kirghizistan – Tulip Revolution (2005)
NDI, IRI, Open Society. Attivisti addestrati da Otpor a Belgrado; ONG finanziate dagli USA.

Libano – Cedars Revolution (2005)
Future Movement, USAID, NED. Collaborazione stretta con l’ambasciata USA; sospetti di infiltrazioni del Mossad.

Iran – Rivoluzione Verde (2009)
CIA, BBC Persian, Radio Farda, Fondazioni Soros. Manipolazione mediatica e proteste sostenute dalla diaspora estera.

Hong Kong – Rivoluzione degli Ombrelli (2014)
NED, Freedom House, Oslo Freedom Forum. Joshua Wong collegato a think tank statunitensi; fondi provenienti da canali opachi.

Ucraina – Euromaidan (2013-2014)
Open Society, USAID, NED, McCain Institute. Proteste pianificate; Victoria Nuland ha dichiarato che sono stati stanziati 5 miliardi di dollari per “la democrazia”.

Myanmar – Rivoluzione Zafferano (2007)
NED, USAID, Radio Free Asia. Monaci addestrati da ONG; governo birmano denuncia il supporto esterno.

Taiwan – Rivoluzione Girasole (2014)
NED, Oslo Freedom Forum. Leader collegati a fondi USA; proteste coincidenti con tensioni Cina-USA.

Bielorussia – Proteste del 2020
Open Society, Belsat, NED. Manifestazioni post-elettorali supportate da fondi esterni e media stranieri.


Otpor, CANVAS e il manuale della rivoluzione

Molti attivisti sono stati formati da Otpor, organizzazione nata in Serbia nel 2000 e finanziata dalla National Endowment for Democracy (NED) e dalla CIA.

I fondatori di Otpor hanno successivamente creato CANVAS, una “scuola globale” per il rovesciamento dei regimi non allineati. I loro manuali di protesta non violenta sono oggi usati da movimenti in Iran, Venezuela, Bielorussia e Russia.

Il fondatore Srđa Popović, secondo investigazioni indipendenti pubblicate da MintPress, ha partecipato a conferenze organizzate dalla CIA e da think tank neocon come AEI e Brookings Institution.


Soros e CIA: una simbiosi operativa

Le attività delle ONG di Soros si muovono sistematicamente in parallelo e in sinergia con quelle dell’intelligence statunitense. Dove arriva la “società civile”, arriva anche la diplomazia, poi la finanza, e infine gli addestratori. È un ecosistema integrato.

Nel libro “Killing Hope” di William Blum (ex analista del Dipartimento di Stato), sono elencate oltre 50 operazioni della CIA per rovesciare governi dal secondo dopoguerra in poi. Molte di esse, oggi, si sono evolute in rivoluzioni colorate: meno sporche, ma altrettanto efficaci.


Conclusione: il volto moderno dell’impero

Le rivoluzioni colorate rappresentano una forma moderna di guerra ibrida. Dietro gli attivisti sorridenti, i social network e le bandiere simboliche si nascondono strategie complesse di sovversione geopolitica.

Non si tratta di teorie del complotto. Esistono documenti, ammissioni pubbliche, flussi finanziari tracciabili. La democratizzazione è spesso solo una facciata. Il vero obiettivo è l’allineamento economico, militare e culturale al modello occidentale.


Fonti alternative utilizzate