Riduci l’importanza!
Tutte le sensazioni e le reazioni disequilibrate, come l’insoddisfazione, il risentimento, l’irritazione, l’angoscia, la depressione, la confusione, la paura, i forti legami affettivi e l’idealizzazione, sono la conseguenza di una sopravvalutazione delle cose, degli eventi e delle persone. Queste sensazioni vi tirano i fili come marionette.
Non vi sto dicendo di ridurre l’importanza di alcune situazioni o persone, né di lottare contro i vostri sentimenti o cercare di sopprimerli. Ciò che va modificato è il modo di rapportarsi agli eventi e alle circostanze.
I problemi, di per sé, non esistono: esiste l’importanza artificiale che noi attribuiamo alle cose e agli eventi. Quando ci si rende conto dell’illusorietà del problema, si riduce l’importanza di ogni fattore che desta preoccupazione.
Attenzione: non si tratta di sminuire il significato di un evento, ma di guardare la situazione con sobrietà e imparzialità. In questo modo si entra in una condizione di equilibrio, e le sensazioni non possono più manovrarci come burattini, poiché non trovano appigli.
Questo non significa trasformarsi in statue di ghiaccio. Le emozioni sono importanti, ma ciò che deve cambiare è il modo di rapportarsi ad esse. Sentimenti ed emozioni sono una conseguenza.
Ma allora, qual è la differenza? Dove sta l’equilibrio?
Non dobbiamo inclinarci troppo verso l’esterno, diventando fanatici, né troppo verso l’interno, generando insensibilità o ottusità. L’importanza deve essere gestita con equilibrio.
“Oh, figlio della terra, quanta importanza hai dato a cose, eventi e situazioni fino a crearti da solo il problema? È giunto il momento di raggiungere consapevolezza e saggezza, e di trovare l’equilibrio.”
Russo Shielan