Raggiungere la felicità: il sogno di tutti o la paura più grande?
Realtà e paure a confronto.
A volte ci troviamo in bilico tra due scelte:
- andare incontro al rischio, seguire il proprio istinto e le proprie passioni e quindi RIUSCIRE ad uscire dalla nostra comfort zone e creare qualcosa che ci renda SODDISFATTI ;
- Restare “tranquilli” passando la vita senza oltrepassare il giardino di casa.
Raggiungere la felicità: il sogno di tutti o la paura più grande?
Il rischio della prima opzione è quello di farsi vedere, di farsi notare e quindi di farsi criticare; per non parlare della delusione personale nel caso di non riuscita.
E se vedono che fallisco? E se sbaglio? Mi giudicheranno? Sarò una fallita? Sbagliata? Persa?
Così rimaniamo lì, impassibili, invisibili, passivi; aspettando che arrivi qualche mano dal cielo.
Spoiler: se sbagli non finisce il mondo, mal che vada impari.
Credo che a volte la mente parta da sola per viaggi interminabili, viaggi nel mondo dell’Autocritica eccessiva, della Paura dell’Incertezza.
Credo anche che vada presa e riportata sul sentiero. Come quando un bimbo sta per attraversare senza guardare e la mamma gli prende la mano per evitare incidenti.
Non dico che sia facile, ma trovando la motivazione giusta tutto è possibile.
Ad esempio, la mia motivazione è la LIBERTÀ. Libertà di essere, di creare, libertà di ricevere l’abbondanza, libertà dalle catene della mente e dalle catene di traumi generazionali.
Sai cosa mi aiuta?
Pensare che tutto sia un gioco, che tutto un giorno finirà ed è inutile stare a farsi innumerevoli paranoie.
Ti sembrerà strano ma pensare così mi aiuta a sentirmi più leggera, mi fa ricordare che qualsiasi cosa accada non è niente al quale non ci sia una soluzione.
Tornando a noi, penso che sia per tutte le motivazioni sopraelencate che purtroppo tanti di noi non sono soddisfatti della propria vita. Ed io dico VOLATE, RIBELLATEVI da quelle catene invisibili che da tanto vi trattengono.
So che sembra più sicuro stare fermi, a casina, con la solita routine, le solite chiacchiere con gli amici al bar, con la signora alle poste, con il collega di quel lavoro che ti leva otto ore al giorno.
Pensa se quelle otto ore tu le investissi per il progetto che hai sempre sognato di realizzare. In qualche mese avresti sicuramente qualche risultato che può essere la riuscita o la comprensione che non è quella la tua strada, ma comunque ti ha portato alla comprensione di TE. Il che porterebbe un notevole implemento della qualità di vita, del rapporto con te stesso e con gli altri.
Sei ancora sicuro di voler passare il resto della tua vita a lavorare per la felicità di qualcun altro?
Dipende tutto da noi, dipende tutto da te.