Non riesco a chiudere occhio…
E allora scrivo per voi e per me stessa.
Cari lettori e lettrici,
eccomi qua con un altro articolo, forse, un pochino differente rispetto ai soliti.
Sono esattamente le 02:28 ed io mi ritrovo qua con le dita sulla tastiera completamente dedicate a voi.
Questo articolo non parla di come si possano affrontare i momenti difficili, non descrivo con termini tecnici nessuna malattia, ma rappresenta una semplice notte. Affrontata da una persona affetta di disturbo d’ansia, DCA e depressione. Già, sono io.
Ho appena preso gli psicofarmaci che ormai da ben 3 anni sono i miei compagni di vita, non ne vado affatto fiera. Eppure senza di loro, oggi molto probabilmente non riuscirei a scrivere per voi.
La notte penso che un po’ per tutti sia forse uno dei momenti in cui ci fermiamo a pensare, pur non volendolo. Qualcuno si riesce poi ad addormentare, altri passano ore a trovare finalmente quella pace per un ottimo sonno.
Ora sto esattamente aspettando che i farmaci facciano effetto e che piano piano anch’io riesca ad addormentarmi serena. Prima di mettermi a letto ho semplicemente guardato un film, che devo dire, molto divertente.
Dopo un po’ ho deciso di prepararmi per andare a letto, ho fatto la mia solita skin-care e mi sono messa il pigiama.
Ed ecco qua, la prima paranoia è subito arrivata senza nemmeno bussare. Mi sono vista allo specchio, il mio corpo completamente cambiato nel corso di questi 3 anni. Anche questa sera è riuscito ad abbattermi, senza nemmeno che me ne accorgessi.
Ho subito deciso di provare a pensare ad altro, ho ripreso in mano il computer. È finito il film, ma qualcosa nella mia testa continuava a risuonare.
Avrei voluto urlare al mondo intero: “basta, basta davvero, voce maledetta”. Quella voce che pensi di aver eliminato del tutto e poi in un secondo, dopo magari mesi, torna a farsi sentire.
Avevo bisogno di sfogarmi, ma no, non con il solito modo, non facendomi del male. E allora le mie dita finirono sulla tastiera ed inizia a scrivere per voi. Anzi, questa volta per me stessa, per salvarmi da questa voce e buttare tutto fuori.
Ora penso che i miei occhi si inizino a chiudere, finalmente cari lettori e lettrici, grazie per questo momento di sfogo, noi tutti ne abbiamo bisogno. Oggi ero io ad averne bisogno.
La vostra lettrice Mc.