Musica

Musica a portata di jeans: 45 anni di storia del walkman

In quanti avete sognato dopo la scena del film “il tempo delle mele”? Quel gesto romantico, avanguardistico, che ha fatto sognare migliaia di spettatori, sotto la colonna sonora “Reality” di Vladimir Cosman & Richard Sanderson.

Ma quelle che abbiamo visto sono le cuffie che portiamo oggi? Ci hai mai pensato come fosse possibile che, negli anni ‘80, in cui è stato ambientato il film, si stesse ascoltando della musica in cuffia? Tra l’altro durante una festa?

Eccoci qui a parlare di una delle prime innovazioni tecnologiche. Una delle prime a cui viene dedicato un anniversario delle tecnologie che hanno rivoluzionato il modo di percepire l’intrattenimento. Il “Walkman”.

Storia

Il Walkman nasce il 1 Luglio 1979. Questo magnifico oggetto che possiamo definire “da tasca”. 

Viene lanciato da Sony in seguito ad un fallimento avvenuto qualche anno prima. Si trattava di un altro strumento tecnologico, il “Betamax”, che aveva la funzione di videoregistrare attraverso un nastro magnetico. Persistono due problemi: il costo eccessivo e il nastro che aveva una durata ridotta.

Pochi anni dopo il “Walkman” diventa l’oggetto che fa sognare gli amanti della musica, rimpiazzando così le produzioni precedenti.

Il Tps-L2 blu ed argento fu il primo prototipo prodotto dalla Sony. 

Perché proprio queste colorazioni? Proprio per come abbiamo presentato questo articolo. Il walkman era stato studiato per essere inserito nella tasca dei jeans, mantenendo dunque le stesse colorazioni. Rappresenta il nostro attuale telefono ed ancor prima MP3. 

Se facciamo attenzione, notiamo che il nome stesso nasce da un neologismo : “walk” (=camminare) e “man” (=uomo). Dunque “uomo che cammina”. 

Questa parola, che tende a rappresentare al massimo la funzionalità dell’oggetto in questione, venne aggiunta alla Oxford Dictionary.

Viene realizzato a partire da un vecchio mangianastri, il “Pressman”, al prezzo di 39 mila Yen.

Ricordiamo essere Sony un’azienda Giapponese. 

Prima di arrivare al nome che fece strada al suo successo, l’articolo è stato promosso attraverso vari nomi: 

  • Soundabout negli Stati Uniti
  • Strowaway nel Regno Unito

INNOVAZIONI

Straordinario pensare come questo piccolo oggetto tascabile, abbia messo in discussione l’aspetto sociale. A cosa voglio riferirmi?

Per spiegarvi meglio voglio farvi immergere in un’epoca totalmente diversa, dove ci si incontra di persona, dove ci si vede alla stessa ora in piazza rispetto all’appuntamento che ci si è dati il giorno prima, dove si esce in gruppo e si ascolta la musica tutti insieme. Tutto questo fino al momento in cui non arriva un modo per poter ascoltare quel genere musicale che piace solamente a te, quel Rock, quel Punk che i tuoi genitori non vogliono ascoltare dentro casa o quella canzone che il tuo amico non vuole ascoltare con te. 

Questo è quello che ha permesso il walkman. 

Dunque, per evitare il rischio di “asocialità”, aggiungono due uscite aux: una per la cuffia propria del walkman e una per quella del tuo amico, amica, parente o fidanzata, con cui poter condividere la tua musicassetta. 

Innovativo tra l’altro, fu l’aggiunta di un piccolo microfono, che permetteva di parlare tra una cuffia e l’altra, così da facilitare anche la comunicazione, ad esempio, sui motocicli.

Intorno agli anni ‘90, con l’arrivo del DVD, ci fu un calo delle vendite. 

Sony, per ovviare a ciò, creò un modello, più grande rispetto al walkman, ma con le stesse funzionalità; con la sola differenza che al posto della cassetta, c’era il Cd.

Nel 2010, in seguito al continuo progresso della tecnologia, le vendite cessano del tutto e il walkman lascia il posto all’MP3 e a tutti i dispositivi che sono venuti dopo quest’ultimo.

E tu avevi un walkman? Spolveralo, riavvolgi la cassetta e ascoltala con chi preferisci, anche se la persona che preferisci di più sei te stesso.

Flaxsa

Flaxsa

Mi chiamo Flavia Innocenzi, in arte Flaxsa. Sono una Dj ed una studentessa universitaria. Nei miei articoli cercherò di rendervi partecipi del mio mondo e delle mie esperienze; ma sopratutto mi impegnerò ad illustrare i benefici che la musica ha sul nostro corpo e sulla nostra mente.