Lo Sciacallo, film genere thriller neo-noir
“Il sangue fa audience” Lo Sciacallo.
Lo Sciacallo è un film di genere thriller neo-noir, scritto e diretto da Dan Gilroy e uscito nel 2014. Ha una durata di 1 ora e 57 minuti. Il titolo originale del film, Nightcrawler, ha un doppio significato e fa riferimento a due cose:
- La figura del nottambulo, intesa come una persona che impiega buona parte della notte sveglio per i propri fini;
- Il lombrico.
Il film “Lo Sciacallo” si apre con il protagonista Lou (Jake Gyllenhaal). Un uomo disoccupato ma parecchio ambizioso disposto a qualunque cosa per racimolare del denaro. Inizialmente, ruba del metallo per cercare di rivenderlo, una tattica che non sempre risulta vincente. Un giorno, assiste a un incidente stradale. E, mentre assiste a un operatore che riprende tutta la scena, ha un’idea: filmare i fatti di cronaca nera dal vivo per poi venderli alle emittenti televisive a un prezzo ragionevole. Così si procura una videocamera e una radio della polizia in modo da arrivare sempre per primo sulla scena e riprenderla.
Non importa se è cruda e cruenta basta che aumenti gli ascolti. Dopo un paio di incidenti non ripresi bene, Lou riesce finalmente a riprendere un caso di cronaca e riesce a venderlo all’emittente KWLA 6, stringendo un accordo insieme alla direttrice Nina (Rene Russo). Lou, soddisfatto del risultato ottenuto, assume in seguito un apprendista, Rick (Riz Ahmed) per aiutarlo nel suo lavoro. Poco tempo dopo, Lou diventa sempre più bravo nel suo lavoro (comprando attrezzature di qualità migliore e un auto più veloce) ma, nello stesso tempo, si rende sempre più cinico e immorale.
Per quanto riguarda il messaggio dell’opera “Lo Sciacallo”, esso risulta in modo generale come esempio di un individuo che fa qualunque cosa. Anche a costo di infrangere la legge, diventare un criminale o perdere la propria etica e morale, pur di perseguire i suoi obbiettivi e arricchirsi. Inteso con senso più specifico invece, il film mira a rappresentare come molto spesso le notizie tendono a rappresentare certe riprese o immagini solo per i numeri degli ascoltatori e non a scopo informativo. Criticando tanto le emittenti televisive che mandano in onda questi servizi quanto gli spettatori che le guardano. Motivo per il quale, la frase citata a inizio articolo può essere utilizzata come sintesi e spiegazione di tutto il film. Un cinismo che si trasforma in guadagno nelle mani delle emittenti e intrattenimento negli occhi del pubblico, distruggendo o corrompendo anche la persona più pura.
“Se vuoi un’immagine chiara e diretta di qual è lo spirito di ciò che mandiamo in onda, ecco pensa al nostro TG come a una donna che urla correndo per la strada con la gola squarciata.”