L’Effetto Lucifero: Philip Zimbardo e gli esperimenti sociali
I ruoli sociali sono capaci di modellare il comportamento delle persone in maniera potente e impressionante. Un esempio è dato dall’esperimento realizzato dal professor Philip Zimbardo all’Università di Stanford nell’agosto del 1971.
L’esperimento sociale consisteva nell’assegnare ai soggetti sperimentali. Studenti della stessa università reclutati su base volontaria, il ruolo di guardia carceraria o di detenuto in quello che era un modello di prigione.
Questo test è stato condotto in una finta prigione ricostruita minuziosamente negli spazi interrati dell’edificio universitario con guardie e prigionieri vestiti realisticamente.
La sperimentazione doveva durare due settimane. Ma il risultato fu che i soggetti assunsero così rapidamente i rispettivi ruoli da costringere Zimbardo e i suoi collaboratori a terminare l’esperimento in soli sei giorni.
Dopo solo due giorni infatti si verificarono i primi episodi di violenza. I detenuti si strapparono le divise e si barricarono all’interno delle celle inveendo contro le guardie che iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato tra di loro.
Circa un terzo delle finte guardie diventarono aggressive e mostrarono grande abilità nel coniare frasi offensive verso i prigionieri e umiliarli. Eppure tutti sapevano di trovarsi in una finta prigione all’interno di un esperimento.
Tuttavia alcuni individui entrarono così tanto nel loro ruolo da smarrire in qualche modo le loro identità personali e il proprio senso di umanità. Il termine “Effetto Lucifero” è stato coniato da Zimbardo dopo aver condotto l’esperimento sociale per indicare il processo secondo cui l’aggressività è fortemente influenzata dal contesto in cui l’individuo si trova.
Lo stesso Zimbardo ha richiamato i risultati del suo esperimento quando, nel 2004, scoppió lo scandalo della prigione di Abu Ghraib. Qui i prigionieri erano sottoposti a torture fisiche e psicologiche da parte dei militari americani incaricati della loro custodia.
Quando furono rivelate le immagini dei maltrattamenti i militari si misero sulla difensiva dicendo che era opera di poche “mele marce”. Se però vediamo qualcuno commettere azioni cattive crediamo che sia lui stesso il cattivo. Ma ciò che sappiamo e che esistono delle variabili socio psicologiche che possono mettere delle persone comuni in grado di fare cose che non avrebbero mai pensato di fare.
Se volete avere più info riguardante questo esperimento vi consiglio di guardare il film “Effetto Lucifero” che parla appunto dell’esperimento e lo spiega in modo più dettagliato.
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Al prossimo articolo, un bacio, Miriana.
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