Le danze etniche: gli aspetti antropologici e sociologici
In queste danze popolari non si sperimenta solo il movimento armonioso in relazione al ritmo e allo spazio, ma si impara anche il fare comunità.
C’è una frase di Graziano Graziani sul lavoro della celebre danzatrice e coreografa Pina Bausch che mi colpì molto:
“Nel metodo di Pina Bausch c’era un aspetto antropologico, amava esplorare, si immergeva completamente e si lasciava influenzare dagli incontri con persone e luoghi”.
Le danze etniche in particolare, le tradizionali, le cosiddette danze popolari non sono semplice movimento. Cimentarsi in una danza di questo tipo non è solo riconoscersi come unità di corpo e psiche, non è solo la riscoperta delle diverse parti del proprio corpo e dello sviluppo armonioso del movimento in relazione al ritmo e allo spazio. Sperimentare la danza vuol dire anche imparare a “fare comunità”. Vivere insieme l’esperienza del suo potere catartico. Imparare a gestire il proprio spazio in relazione a quello degli altri presenti. Stimolare la creatività e l’espressione comunicativa non verbale con la mimica, con lo sguardo. Conoscere la cultura e le tradizioni di altri popoli in modo estremamente semplice e diretto.
Ascoltare insieme la musica di un popolo, appassionarsi alla sua storia e ai passi delle sue danze è entrare in punta di piedi nella conoscenza in modo piacevole. Le conoscenze, attraverso il corpo e le emozioni, si imprimono dentro in modo molto più forte rispetto al solo linguaggio verbale.
Riconoscere ed imparare ad esprimere le proprie emozioni è il primo fondamentale passo per imparare a riconoscere anche quelle dell’altro e a rispettarle.
Valorizzare le differenze individuali ed allo stesso tempo condividere valori ed idee è sperimentare una forma espressiva che può aprire strade nuove. Nelle danze tradizionali in particolare quasi mai è data enfasi alla perfezione tecnica dell’esecuzione, poiché vengono privilegiati altri aspetti e questo permette la sperimentazione positiva del sé in movimento, di farlo in modo rilassato e sereno.
Danzare in gruppo è crescita, è comunicazione corporea, è processo di socializzazione e collaborazione, è favorire la capacità di sviluppare empatia ed il rispetto per le persone con una cultura diversa dalla nostra. Tendiamo ad avere paura di ciò che non conosciamo, conoscere favorisce il rispetto per gli altri. Basta conoscersi e riconoscersi nelle similitudini e nelle differenze e tutto questo attraverso la musica e la danza diventa un bellissimo gioco.
Carmen Famiglietti
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