Lavoro: la difficoltà di trovare personale
Non mi intendo di politica. Lo dico prima, per evitare polemiche o pregiudizi. Non ho una “fazione preferita” o una simpatia perché negli anni, per caso o per volontà, non mi sono mai troppo avvicinata all’argomento.
Sono però una lavoratrice, di quelle che, modestamente parlando, non si tirano indietro quando c’è da fare, che, preferiscono fare, anzi che delegare.
Amo il mio lavoro e lo faccio con passione, dedizione e tanta pazienza da ormai 15 anni.
Abbiamo sempre assunto nella nostra attività due persone stagionali ed una fissa. Mi ricordo che anni indietro quando mettevamo un annuncio si creava la fila di persone che portavano il curriculum, di telefonate o di ragazzi/e che volevano informarsi.
Quest’anno niente. Silenzio. Qualche timorosa telefonata. I curriculum si contano su una mano.
Poi senti dire:
Le persone prendono più soldi a stare a casa che ad andare a lavorare? Lavorare è fatica.
Ma se, senza faticare posso essere pagato, perché svegliarmi la mattina, essere stanco la sera e privarmi della mia vita sociale?
Vivo in una piccola città ma il malcontento è generale nei datori di lavoro. Iniziare la stagione estiva è stato veramente difficile quest’anno. Possibile che su larga scala non ci si accorga di questo?
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