L’Amore, quel nobile viaggio verso la felicità
Quanti di noi sono ancora single, a trent’anni o poco più? Tanti. Ed io sono una di quelle che non ha ancora trovato l’amore.
E quanti avrebbero voglia di una relazione ma preferiscono rimanere da soli, visti gli ultimi rapporti tossici? Praticamente tutti quei tanti detti sopra. Ed io, anche in questo caso, sono una di quelle.
In diversi articoli, mi è capitato di parlare di me, delle mie esperienze, delle mie emozioni. Ed ho condiviso con voi come la scrittura mi abbia aiutato, soprattutto con le mie fragilità, un lato di me che non riesco a mostrare. Ma questa è un’altra storia!
Ho un carattere molto aperto e disponibile, oltre ad essere estremamente sensibile ed empatica. Tutto ciò mi aiuta ad incontrare ed a conoscere gente molto facilmente, gente con la sua storia, le sue esperienze, le sue emozioni, ecc…
In diverse occasioni, ho riscontrato il bisogno delle persone di essere ascoltate, un po’ meno il mettersi in discussione. Tutti sentono il forte bisogno di parlare con qualcuno e cercare di comprendere alcuni aspetti della loro vita, dandosi delle spiegazioni che, la maggior parte delle volte, serve più a loro per mettersi tranquilli. Uno di questi? La loro difficoltà nell’instaurare una relazione. Sana, aggiungerei io, perché di tossiche ce ne sono a bizzeffe e crearle è veramente molto facile!
Il concetto di coppia, negli ultimi decenni, è stato completamente rivoluzionato. Siamo passati, infatti, da una concezione in cui la donna era una casalinga non realizzata, molto spesso anche non istruita, completamente dedita alla famiglia, con l’uomo totalmente concentrato sul lavoro, ad una coppia più “moderna”, dove sia la donna che l’uomo hanno gli stessi compiti, spazi personali, attività varie. Anche se qui potrei aprire una parentesi e sottolineare che non sempre è così!
Nel dopoguerra, l’idea di matrimonio era abbastanza standardizzata. I ragazzi si sposavano molto giovani, anche ancora minorenni. La maggior parte delle volte per allontanarsi da una famiglia d’origine molto chiusa, con un’educazione molto severa e dove la violenza faceva da padrona. Era abbastanza scontato trovare famiglie, povere nella maggior parte delle volte, dove il papà o la mamma o entrambi usavano educare i propri figli a suon di botte. Famiglie con tanti figli, monoreddito, quindi speravano, in un certo senso, che i figli si sposassero presto. A quel tempo, era una condizione alquanto diffusa, quasi scontata. Oserei dire che fosse più una scelta obbligata che voluta.
I figli di quei genitori sono stati educati in maniera totalmente diversa rispetto a come sono stati educati loro. Ed ecco che nasce la nostra generazione, quella degli anni ’80-’90, in cui i figli rimangono perennemente “figli” (non tutti, fortunatamente!). Giovani adulti, i quali, oltre i 30 anni, decidono di stare ancora a casa dei genitori, costantemente coccolati dalla mamma, la quale prepara da mangiare e lava le camicie e dal papà, che compra loro una macchina ed investe capitale con lo scopo di far trovare loro una dimensione, magari avviando un’impresa, dalla gestione fallimentare dopo poco tempo.
È come se si avesse paura di lasciare la “zona di comfort” alla quale ci hanno abituato, come se fuori fossimo totalmente incapaci di poter gestire la nostra vita da soli ed operare delle scelte. È abbastanza palese che, in un contesto dove vieni viziato e coccolato, non hai lo stimolo per andare via e provare a realizzarti. Sottolineo che questo è un discorso alquanto generalizzato, non applicabile a tutti, fortunatamente!. Esistono casi dove i figli sono tutto il contrario di quello che ho descritto sopra e sono gli stessi che hanno sviluppato una maturità ed indipendenza invidiabile. Sono ragazzi realizzati, sicuri e che non si accontentano.
Possiamo dire che, dal dopoguerra ad oggi, siamo passati da un estremo all’altro?
Sì, possiamo dirlo!
Come mai si sceglie di rimanere single?
Molto spesso, si sceglie di essere single. Viviamo un’era che ci offre tanti stimoli ed opportunità di realizzazione, in ogni ambito. Possiamo scegliere di fare ciò che più ci piace, guadagnare stando comodamente seduti a casa. Abbiamo tutti gli strumenti per soffermarci sui nostri sogni e provare a metter su qualsiasi progetto. Insomma, fuori c’è il mondo e non solo geograficamente parlando!
La stessa situazione non l’hanno vissuta mica i miei genitori, ad esempio. Classiche persone che hanno vissuto in famiglie povere e dall’educazione severa ed autoritaria, ma che hanno permesso, a me e mia sorella, di scegliere la nostra strada. Entrambe laureate, io ho scelto di restare nel mio Paese, cercando di contribuire nel migliorarlo. Mia sorella, dopo aver conseguito la prima laurea in Italia, ha preso la seconda all’estero ed ha scelto di rimanere a vivere lì, in Danimarca, per continuare a valorizzarsi.
Ma quante persone hanno avuto quest’opportunità?
Proprio come dicevo prima, è sempre più comune ascoltare storie di gente più che trentenne, che non sa cosa fare della propria vita. È incessantemente insicura, pigra e totalmente priva di qualsiasi stimolo, per crescere e per realizzarsi. È facilmente intuibile che queste persone sviluppano la paura di lasciare le comodità di casa o, addirittura, di raggiungere quella consapevolezza di sé, che l’aiuterebbe a trovare la loro strada.
Con questi presupposti, una donna, ambiziosa o realizzata, non ha certamente voglia di avere accanto un uomo che non sappia cosa vuole dalla propria vita (e viceversa!). Questa continua insicurezza, che accomuna uomini e donne, la si nota anche nelle scelte del partner. Ed ecco che nascono coppie “senza senso”, composte da donne che hanno solo un interesse, quello monetario, e uomini che “comprano amore” con il loro conto in banca. Oppure, lui super geloso e possessivo, con lei che crede che solo così si possa amare una persona. E via dicendo!
È sotto gli occhi di tutti che, quello che vediamo nel 90% dei casi (e voglio essere buona!) si tratta di sentimenti malati e nettamente lontani dal concetto di Amore. Condizione spesso riconducibile alla nostra infanzia, a come siamo cresciuti e come ci hanno educato, a quali esempi abbiamo avuto in famiglia, agli stereotipi imposti dalla società, a quei pregiudizi che influenzano tutte le nostre scelte e, soprattutto, all’importanza che si dà agli stessi.
Ma cos’è questo sentimento di cui tutti parlano?
L’Amore è uno dei sentimenti più profondi ed essenziali dell’essere umano. È una forza che ci connette, ci arricchisce e ci fa sentire vivi. L’Amore, però, non è solo un’emozione, ma anche un’arte che richiede impegno, comprensione e rispetto reciproco per fiorire e crescere in modo sano.
È un sentimento profondo ed appassionato che ci lega a qualcuno o qualcosa. Può manifestarsi in vari modi, come l’Amore romantico per un partner, l’Amore familiare per i genitori o i figli, l’Amore fraterno tra amici o persino l’Amore per un hobby o una passione. L’Amore è la forza che ci spinge a essere empatici, generosi e disposti a fare sacrifici per il bene degli altri.
Oggi, vorrei soffermarmi sull’Amore sano. Una condizione molto rara, devo dire! Un Amore sano è costruito su fondamenta solide, come la fiducia, la comunicazione aperta ed il rispetto reciproco.
Cosa fare per coltivare un Amore sano?
- comunicazione aperta: la comunicazione è essenziale in una relazione sana. Ascoltarsi reciprocamente senza giudicare e condividere i propri sentimenti apertamente aiuta a superare le sfide ed a rafforzare il legame tra i partner;
- rispetto reciproco: rispettare l’autonomia e l’individualità del partner è fondamentale. Ciascun individuo ha bisogni e desideri unici ed è importante rispettare queste differenze senza cercare di cambiarle;
- fiducia: la fiducia è il pilastro fondamentale di ua relazione duratura. Costruire e mantenere la fiducia richiede onestà, coerenza e lealtà;
- empatia: essere empatici significa mettersi nei panni del partner e cercare di comprendere i suoi sentimenti e le sue prospettive. Questo favorisce una connessione più profonda ed intima;
- condivisione e supporto: condividere interessi e sogni, nonché supportarsi reciprocamente nelle sfide della vita, consolida il legame tra i partner.
Non dobbiamo essere ipocriti! Tutti vorremmo vivere un Amore sano. Le fiabe ci insegnano a cercare il principe azzurro. Laura vi consiglia di lasciar stare il principe azzurro ed ambire a trovare un Amore sano.
Proprio perché gli atteggiamenti tossici aumentano a dismisura, come già detto, sempre più persone decidono di rimanere single. Questo e per altro, tipo:
- indipendenza: l’essere single offre la libertà di prendere decisioni individuali senza dover tener conto di un partner;
- auto-esplorazione: l’essere single consente di dedicare più tempo a conoscersi meglio e scoprire i propri bisogni e desideri;
- carriera ed obiettivi personali: alcune persone preferiscono concentrarsi sulla crescita della propria carriera o realizzare obiettivi personali prima di impegnarsi in una relazione romantica;
- paura dell’impegno: l’impegno richiesto in una relazione può essere spaventoso per alcune persone che preferiscono evitare potenziali sofferenze o complicazioni emotive.
Gli atteggiamenti tossici che possono danneggiare la fiducia nell’amore sono:
- gelosia e possessività eccessiva: la gelosia può distruggere la fiducia nella relazione e portare a comportamenti controllanti che danneggiano la libertà personale;
- mancanza di comunicazione: la mancanza di comunicazione o una comunicazione negativa può causare incomprensioni e tensioni che minano la fiducia reciproca;
- tradimento: l’infedeltà è un grave abuso di fiducia che può mettere a dura prova la stabilità di una relazione;
- manipolazione emotiva: il manipolare i sentimenti del partner per ottenere ciò che si desidera è tossico e dannoso per la salute della relazione.
Ognuno di noi ha un concetto proprio dell’Amore. È un sentimento talmente nobile, che può essere racchiuso in tante sfaccettature.
Amore è lo sguardo dei genitori quando vedono realizzato il sogno di un figlio.
Amore è la commozione dei nonni ad ogni compleanno dei nipoti.
È un bambino che ti regala un fiore mentre gioca nel parco.
Amore è un cane o un gatto che sceglie di dormirti affianco.
Amore è quell’abbraccio di quella persona che ami o alla quale vuoi bene, per farti capire che c’è.
È quel piatto preferito cucinato per te, il giorno del tuo compleanno.
Amore è scegliere di non uscire per rimanere accanto al genitore malato terminale.
Amore è alzarsi la notte per stare a guardare tuo figlio che dorme beato.
È quel messaggio, inviato mentre lavori, per far capire all’altra persona che la stai pensando.
E tanto altro ancora!
Le sfaccettature dell’Amore possono essere tante e diversificate, ma sono tutte quelle che ci fanno stare bene e dimostrano affetto sincero, sano e, soprattutto, illimitato. Ma non posso non sottolineare che ci sono ancora tanti pregiudizi nei confronti dell’Amore, quei comportamenti che, sbagliando sicuramente, pensiamo siano riconducibili ad un nostro bene, ma invece è tutt’altro.
Amore NON è un uomo che ti picchia.
NON sono le scenate sotto casa.
Amore NON è controllo morboso.
Amore NON è limitare gli spazi dell’altro.
NON è possedere le password dell’altro.
Amore NON è “NON PUOI METTERE QUELLA GONNA!”.
Amore NON è “DEVI DIRMI DOVE VAI!”
E tanto altro ancora che potremmo benissimo analizzare, nel dettaglio, qualora se ne avesse bisogno!
Detto questo, quello che erroneamente ci hanno, da sempre, fatto pensare che sia Amore, invece ha il nome di gelosia, possessione, controllo morboso. A questi, si aggiunge la manipolazione, la quale scaturisce sempre in casi di “Amore malato”, il narcisismo, ecc… E tutto ciò, spesso, sfocia nella patologia.
Riconoscere un “Amore malato” può essere molto proficuo, soprattutto per la nostra salute psico-fisica.
L’Amore è un dono prezioso che arricchisce la nostra vita e ci connette con il mondo intorno a noi. Per coltivare un Amore sano, è necessario dedicare tempo ed energia a costruire relazioni basate sulla fiducia, il rispetto e la comunicazione aperta. Allo stesso tempo, è fondamentale rispettare le scelte delle persone che preferiscono rimanere single e riconoscere gli atteggiamenti tossici che possono minare la fiducia nell’Amore. Solo con un’attenzione costante ed un impegno sincero verso il benessere emotivo dei partner possiamo sperare di raggiungere la felicità e la prosperità attraverso l’amore.
Pretendiamo sempre rapporti sani e buone intenzioni. Non accontentiamoci mai di ciò che arriva e, punto essenziale che non smetterò mai di consigliare: VOGLIATE SEMPRE BENE A VOI STESSE!