La voce delle donne nella scrittura
Questa mattina mi sono alzata, come le solite mattine, ho aperto Tik Tok e mi sono messa a scorrere i video. Oggi per la prima volta, un semplice video mi ha fatto venire l’ispirazione per un articolo.
Era il discorso di Big Mama alle Iene, che mi ha fatto riflettere, oltre ad avermi toccato il cuore come donna. Ha portato un argomento importantissimo: le donne nei propri lavori vengano sottovalutate e denigrate.
Ha citato una frase “sei una ragazzina eppure hai scritto un pezzo che spacca” l’ha definito un mezzo complimento ed è vero. Ogni volta che una donna spacca c’è sempre un “ma” o un “però”, “scrivi bene per essere una donna”.
“Scrivere è un bel passatempo per una ragazza come te” tutte frasi che mi sono state dette.
“Si si pubblicala qualche pagina per divertimento”
Sono stata denigrata costantemente per la mia passione. Quando finiranno i complimenti a metà?
Quando verremmo considerate come gli uomini? Da questo video sono partite altre riflessioni nella mia mente. Ho pensato al periodo del liceo, ho frequentato il linguistico quindi ho studiato molte letterature eppure poche volte sono state citate delle scrittrici donne.
Nei programmi si parlava sempre di geni uomini, di uomini prodigio. E le donne prodigio? Dove sono finite? Dove sono le loro voci?
Dimenticate a se stesse.
Questo è un argomento che va oltre la scrittura, è un tema globale, in cui le donne in ogni ambito lavorativo sono state derubate, zittite, ignorate e denigrate.
Big Mama nel suo discorso continua, citando un’altra frase che mi ha colpito profondamente “la mia voce doveva essere, doveva accompagnare, doveva prendere la mano e portare chi era all’ascolto verso la consapevolezza” .
Questo testo rappresenta il motivo per cui ho iniziato a scrivere, per far sentire la mia voce, per anni sono stata messa a tacere.
Per anni sono stata derisa, denigrata, zittita, abusata, violentata come Big Mama e altre migliaia di donne e un giorno ho capito che questo doveva finire. La mia voce non poteva essere repressa in un angolo remoto del mio inconscio per tutta la vita, doveva uscire, urlare.
E aspetto fondamentale, doveva portare CONSAPEVOLEZZA, perché come mi è stato detto “ce ne sono poche di persone che scrivono bene su internet” ed è vero. Ce ne sono poche di persone che dicono la verità sui social, che portano la realtà, che portano la consapevolezza.
Io dovevo portare la consapevolezza, la mia voce doveva urlare in faccia a tutti ciò che stava succedendo. Ed è per questo che nel mio primo libro non c’è uno schema logico, ho voluto parlare di tutto dai disturbi alimentari alla disparita di genere.
Quando alcune persone hanno iniziato a scrivermi riguardo il mio libro per me è stato il traguardo migliore. Vedere che anche se poche, alcune persone stavano ascoltando la mia voce e stavano capendo.
Ci sono stati anche ragazzi che mi hanno scritto, che si sono complimentati ed è stato un grande passo per me, coinvolgere anche un popolo maschile per renderli consapevoli di ciò che succede nel mondo da anni, del costrutto sociale che si è creato e che va abbattuto.
Big Mama sostiene “nel mio piccolo penso di esserci riuscita” ed è ciò che spero. Nel mio piccolo con la mia scrittura, con i miei libri, con i miei articoli spero di riuscirci, di far parte di questo cambiamento.
E chiudo l’articolo con la fine del suo discorso che mi ha dato una forza assurda perché ricordate che la femminilità è forza.
La femminilità non è debolezza, non è sottomissione, non è vittimismo.
La femminilità è FORZA E CORAGGIO.
“Quando parli sei pericolosa e non puoi essere controllata e posseduta” Parlate!
“Siate scomode, date fastidio, ribellatevi, dite di no, denunciate. Prendete la paura e trasformatela in qualcosa che può spaccare il mondo a metà”
Le persone non sono abituate a ricevere la verità e lo possiamo vedere anche da Ghali, che ha portato un tema importantissimo nella sua canzone a Sanremo e non è stato accettato.
Quando saremmo liberi di parlare?
E parlo di ogni minoranza, non solo le donne, quando le nostre voci non saranno più messe a tacere?
Io sono una donna che spacca, e tu?