La vena safena che si ingrossava durante la gravidanza
Avevo due belle gambe, magre, affusolate, lisce. Poi, nel 2015 arriva la prima gravidanza e compaiono i primi capillari rotti.
Da qualche piccolo capillare piano piano si moltiplicano e aumentano giorno dopo giorno fino a creare delle vere e proprie macchie blu/verdastre.
In gravidanza compaiono spesso quelle fastidiose dilatazioni delle vene delle gambe. Queste causano senso di appesantimento e gonfiore alle caviglie. Quei capillari rossastri o bluastri con aspetto arborescente o a ragnatela, che tanto deturpano l’estetica della gamba femminile.
Una donna su quattro ne viene colpita alla prima gravidanza, mentre nelle gravidanze successive l’incidenza diventa doppia. Due donne incinte su quattro presentano varici.
Oltre il 60% delle donne gravide affette da varici ha una predisposizione familiare: anche la mamma, la nonna, la zia e a volte anche il padre ne sono affetti.
Avevo già iniziato da diversi anni a indossare le calze a compressione graduata e oramai erano diventate parte della mia divisa per lavorare.
Sono una cameriera, forse non il lavoro migliore per chi soffre di problemi di insufficienza venosa ma questa è la mia vita.
Poi nel 2020 arriva la seconda gravidanza e la situazione peggiora notevolmente.
La vena Safena (che ho ben conosciuto in quel periodo) si ingrossa e si gonfia parecchio. Tanto da far vedere tutto il suo percorso dalla caviglia fino all’inguine.
Il ginecologo, forse un po troppo ottimista mi disse che dopo il parto sarei tornata alla normalità.
Così ho partorito con le calze antitrombo addosso e dopo il parto ho aspettato che la vena tornasse al suo posto. Ho aspettato mesi e mesi ma solo una parte era scomparsa: la parte inguinale che non avendo più il peso del pancione era riuscita a rientrare.
Per il resto della gamba la vena era lì, ben visibile. Brutta, bruttissima.
Così faccio l’ennesima visita e il chirurgo mi dice che sicuramente non può migliorate ma solo peggiorare. Quindi mi mette in lista per l’intervento: togliamo la Safena!
Continua nel prossimo articolo…
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