La realtà è un illusione? Chiediamo a Elisa
Benvenuta Elisa! Ti ringrazio per aver accettato di farti intervistare da me.
Presentati pure a chi ci sta leggendo, parlaci di te.
Elisa Pomarico, nata nel 1996 a Varese, dove vive, frequenta la facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo L’illusione della realtà (Europa). Nel 2023 un suo racconto si è aggiudicato il secondo posto nel concorso letterario “in Ricordo di Valeria Federighi”.
Di cosa parla il tuo libro?
Nel mondo di Soraya la magia permea ogni cosa e la notte, in cielo, splendono due lune: una è azzurra, e sotto il suo influsso nascono creature miti; l’altra, rossa, genera creature più energiche e combattive. Per evitare inutili contrasti, la legge di Soraya, molto tempo fa, ha stabilito che a regnare sarebbe stato, di volta in volta, colui o colei che fosse nato durante l’eclissi delle due lune. Una regola che ha sempre permesso di mantenere la pace: ma ecco che, nel corso di un’eclissi, per la prima volta a venire al mondo non è un solo essere ma due. In questa vicenda verrà trascinata la terrestre Maya, dopo aver trovato per caso uno strano anello.
Se potessi estrarre una frase dal tuo libro, quale utilizzeresti?
“Sta a te scegliere se gettare la tua maschera o renderla il tuo nuovo volto.”
Il tema?
Allora direi che il tema sia proprio l’illusione. Talvolta ci fermiamo o indossiamo delle maschere, senza capire che le nostre imperfezioni, i nostri fallimenti ci rendono noi e che c’è sempre una parte di noi che va salvata. Spesso abbiamo solo bisogno di qualcuno accanto che ci veda in toto e ci aiuti a rialzarci o aspetti con noi di ripartire.
L’ispirazione su questo libro?
L’ispirazione per questo primo volume e in generale per la mia trilogia fantasy è arrivata in un momento buio della mia vita. Ho così voluto creare dei personaggi e un mondo dove nessuno fosse perfetto. Nessuno giudicherà il lettore e anzi, chi leggerà forse troverà quelle parole o quegli amici di cui ha bisogno.
Hai un modo di dire?
I libri non sono yogurt, non scadono, ma ognuno ha il suo lettore quindi, attenzione alle intolleranze.
Hai mai avuto il piacere di conoscere il famoso “blocco dello scrittore”?
Sì, ma penso che chi non l’abbia sia davvero eccezionale.
Consigli da dare per chi vuole iniziare a scrivere il suo primo libro?
Ogni storia se ha un messaggio, ha dignità di essere raccontata, quindi non mollate. Cercate i giusti strumenti, la giusta forma e partite per questo viaggio nella vostra fantasia sulle strade delle pagine bianche, su cui lasciare il vostro segno.
Purtroppo siamo arrivate alla fine di questa meravigliosa intervista, ma prima di salutarti vorrei sapere se hai progetti futuri?
Allora, intanto ad aprile uscirà il secondo volume della trilogia e tra circa due anni il terzo e ultimo. Da lì ho in mente molti progetti come un sito contenente dei prequel e degli spin off, un audiolibro, una riedizione unita e rieditata della saga, ma ritengo che il mondo della scrittura sia un passo a due tra autore e lettore, ergo aspetto di vedere se la controparte sarà o meno interessata: i minestroni, anche se ricchi, non sono graditi, se non richiesti.
Maria Cantarutti