La Plastica del Futuro Ricavata dai Funghi
Le conseguenze della CO2 sul cambiamento climatico, con tutte le sue devastanti conseguenze, sono ormai note e accertate. Negli ultimi anni si é cominciato anche a discutere sempre di più degli effetti della plastica sull’ambiente.
Dalle microplastiche trovate fino in cima all’Himalaya, alla isole di plastica grandi come la Francia dell’oceano pacifico, gli effetti della plastica si stanno facendo sentire sempre di più. Morie di pesci e uccelli, lo spiaggiamento delle balene ma anche la loro presenza nella catena alimentare e la loro relazione con certi tumori.
La nostra società é basata sul petrolio e di conseguenza sulla plastica, uno dei suoi piu numerosi derivati. Per questo per anni gli scienziati non riuscivano a trovare sostituti accettabili a questa famiglia di materiali. Negli ultimi anni nuove soluzioni stanno cominciando a prendere vita.
Tra queste una della più promettenti sembra provenire proprio dai funghi.
La maggior parte della persone quando pensa ai funghi si immagina il gambo con il cappello che troviamo spesso nei boschi o nei prati. In realtà questo é solo l’organo riproduttore di questi esseri viventi. La maggior parte del corpo di questi organismi si trova nascosto sotto terra o in una qualsiasi sostanza organica in decomposizione come i tronchi degli alberi. Si chiama micelio e può essere più grande di una balena. Ed é propio questa parte che sembrerebbe utile per per sostituire la plastica.
Si può infatti far crescere il micelio nella forma desiderata e poi lo si essica per creare packaging, vasi, lampade ecc. Non solo, per nutrire questo animale si usano scarti vegetali, provenienti dalle industrie, dalle cucine, dai giardini e dai boschi. Il consumo energetico é quindi bassissimo e permette di reciclare una serie di scarti, aprendo cosi le porte ad un economia circolare.
Ultimamente le applicazioni dei funghi stanno diventando sempre piu variate: dall’isolazione degli edifici, alle pelli d’abbigliamento; dalle suole delle scarpe fino al bacon.
E tu? Vestiresti una giacca fatta di funghi?