La mia avventura africana: Il Watamu Children Garden
L’Africa, la terra dell’avventura e del misticismo, è un luogo di culture diverse, ricca fauna selvatica e paesaggi mozzafiato. Di recente ho intrapreso un viaggio epico per esplorare questo incredibile continente, ed era tutto ciò che immaginavo ed altro ancora. Dalle emozioni del safari alle coinvolgenti esperienze culturali, il mio viaggio in Africa è stato un sogno diventato realtà.
Ecco la mia storia.
L’inizio del mio viaggio
Non appena i miei piedi hanno toccato il suolo africano, ho capito che questo viaggio sarebbe stato diverso. In particolare sono atterrato a Mombasa una delle città della Republica indipendente del Kenya. Da lì 3 ore di viaggio su ruote per arrivare a Watamu (sulla costa sud est ). Durante il viaggio non ho potuto fare a meno di notare come nel paese Kenyota sono ancora indietro nella costruzione di una rete stradale.
La cosa che mi ha colpito maggiormente é come si passi dalla metropoli di Mombasa (sviluppata e per certi versi estremamente caotica sporca e brulicante di spazzatura) a paesaggi rurali ricchi di piante di banani, mango e alberi del frutto della passione fra i quali nascono e crescono villaggi costruiti spesso con materiale di fortuna. In seguito si arriva sulla costa dove le bianche spiagge e il mare cristallino creano uno scenario assolutamente da una cartolina. Da buon appassionato di fotografia ho potuto immortalare in migliaia di scatti.
L’emozione del Watamu Children Garden
Che cosa è il “Watamu Children Garden”? È una struttura per bambini, in verita è una scuola materna. Ora magari stai pensando che cosa c’è di tanto emozionante di un asilo. Ti ricordo che siamo nell’africa nera è qui l’istruzione non è cosi automatica o scontata come da noi.
L’intera struttura è gestita dall’associazione Italiana “MY NAME IS HELP” con sede legale a Bergamo. Da ben 18 anni aiuta nel formare, istruire e nutrire i bambini delle famiglie più bisognose, completamente gratuito. Si hai letto bene Gratis!
Devi sapere che in Kenya le scuole costano e non tutti se lo possono permettere. Appena entri capisci che questa scuola è diversa. Sembra di arrivare in Svizzera, pulita, ordinata e organizzata. I bambini che ne fanno parte (da 4 a 6 anni ) nel momento in cui ti vedono ti abbracciano e ti regalano un’emozione unica con i loro sorrisi.
La scuola viene completamente sostenuta dalle donazioni, dagli eventi annuali di raccolte fondi e dalle “Help Family” (famiglie adottive a distanza). All’interno della scuola lavorano 14 persone tra insegnanti custodi e personale addetto alla manutenzione. Con 1 solo euro si può sfamare un bambino per un intero giorno.
Qui il detto “Con poco fai tantissimo” è proprio vero. Questo dovrebbe farci riflettere per quanto siamo fortunati e spesso non ce ne rendiamo conto.
Progetti futuri di My Name Is Help
Ho avuto il piacere di conoscere e visitare il Watamu Children Garden con la fondatrice e presidente dell’associazione My Name Is Help, Stefania COFFETTI. Mi ha raccontato lo sviluppo di tutto il progetto.
Dall’idea iniziale che era un asilo diurno, l’associazione ha promosso l’inserimento anche di un pollaio che possa essere una fonte ed alternativa di cibo per i bambini. Infatti sia le uova sia la carne bianca dei polli sono un’ottima fonte proteica per i bambini che di solito sono abituati a mangiare solo riso o fagioli.
Oltre a questo hanno dietro la scuola piantato verdure di vario genere e irrigano il tutto con l’acqua piovana che viene stoccata in un pozzo grazie alle canaline sui tetti.
Stefania mi raccontava che c’è un nuovo progetto Work in Progress. Infatti sono già state costruite le fondamenta per altri tre edifici vicino alla scuola che potranno ospitare volontari di tutto il mondo che vogliano venire ad insegnare gratuitamente ai bambini. Come ogni nuovo progetto la speranza è che le donazioni possano continuare in modo da realizzarlo quanto prima.
Oltre a questo, con occhi lucidi e con una mano sul cuore, mi ha confessato che si augura che ci possano essere sempre più famiglie nel mondo che possono aiutare ad adottare un bambino a distanza e aiutarlo nella sua crescita formativa.
La verità è che non tutti i bambini saranno fortunati ad avere una “Help Family” che li sosterrà e purtroppo non potranno essere mandati in una scuola secondaria nel continuo della loro istruzione. Ci sono tante persone con un cuore d’oro che aiutano anche con una piccola donazione o addiritura adottando un bambino/a per proteggerlo e aiutarlo.
Il mio pensiero
Potrei parlare delle candide spiagge bianche, delle stelle marine, del paesaggio mozzafiato e magari anche del safari e dei suoi meravigliosi animali. Ma in questo articolo non lo farò..
Vorrei che ci fermassimo un attimo per riflettere su ciò che succede a poco più di 8 ore di volo da noi. Da come gli occhi di questi bambini ti possano creare delle emozioni uniche che ti accompagnano anche una volta rientrati a casa. Questo viaggio mi ha profondamente cambiato e sono tornato più consapevole di ciò che vive la popolazione Kenyota profondamente simile a noi e che, nonostante lo sviluppo economico si sviluppi alla velocità della luce, è rimasta indietro di decenni.
Come Mental Coach mai mi sarei aspettato un’emozione così forte, eppure di intelligenza emotiva ne mastico tutti i giorni, ma qui è stato come una bomba che è esplosa sbloccando dentro di me cose che non conoscevo prima.
La verità sai qual’è? Dovremmo fare tutti noi, almeno una volta nella vita, un viaggio simile. Per questo motivo sto lavorando per organizzare nel prossimo futuro altri viaggi in Kenya affiancando un percorso di intelligenza emotiva (per chi lo vorrà).
Perché ricorda: in Africa con poco si fa tantissimo e tu torni a casa con un nuovo mondo dentro di te.