Libri e letteratura

La Bottega di Patrizia – Tra presente, passato e futuro

Un incontro tra amiche

Anna e Stella sono amiche fin dai tempi dell’infanzia e stanno chiacchierando, passeggiando nelle vie del centro storico della città. Passando davanti alla bottega di un antiquario, Stella si blocca, si guarda in giro e chiede ad Anna:
— L’hai sentita anche tu? —
— Cosa? — chiede Anna e Stella ripete:
— L’hai sentita anche tu? Di nuovo! —
Anna ribatte:
— Hai sentito cosa? Di nuovo? In questo vicolo siamo solo io e te, non c’è nessuno. —
— Qualcuno mi ha chiamata, possibile che non hai sentito? — incalza Stella.

Anna spazientita:
— Non ho sentito nulla! Te l’ho detto che da quando hai mollato Alfio non sei più la stessa! Troppo nervosa e troppo stressata! —
Stella con tono malinconico:
— Sì, mi manca Alfio, ma non posso basare il mio futuro sulle bugie, mi ha tradita! Non potevo proprio continuare la relazione! —
Anna conclude:
— Ok! Fine del discorso; ti va di bere qualcosa? C’è un locale carino dietro l’angolo. —

Si incamminano al locale, ma Stella si blocca di nuovo e chiede ad Anna di avere pazienza, ma sente di dover tornare indietro fino a quella bottega. Anna sa quanto è testarda Stella, ridacchia scuotendo la testa, poi la segue senza obiettare.


La bottega e l’incontro con Romy

Varcano la soglia del piccolo negozietto ed una signora, molto carinamente, le invita a guardare le vetrine, dove ci sono esposti oggetti di ogni tipo.

Sono esposti in modo molto ordinato, è una piccola bottega, ma ogni vetrinetta parla da sé, di un mondo antico, con gioie e gioielli, articoli da cucina, soprammobili, sveglie, orologi, coltelleria, posate, bicchieri e di tutto un po’.

Mentre Anna sta guardando con interesse la vetrinetta di gioie e gioielli, Stella sente di nuovo chiamare il suo nome, così chiede alla proprietaria se c’è qualcuno di nome Stella, magari nel retrobottega.

La Signora, gentilmente le si avvicina e le dice di esserci solo lei e il suo Romy, un’adorabile palla di pelo arancione, che udito il suo nome, arriva gioioso davanti a Stella e appoggiando le sue morbide zampette sul pouf di fianco a lei, pare proprio invitarla a sedersi.

Patrizia (la proprietaria della Bottega e di Romy) rivolge a Stella un sorriso, scusandosi per l’invadenza di Romy, ma Stella ne è invece felice, si siede sul pouf e Romy subito le si acciambella sulle gambe, come se la conoscesse da tempo.

Patrizia si rivolge a Romy con stupore:
— Ma che ti prende? Sei sempre così antipatico con i clienti! Questa bella ragazza deve essere speciale! —

Poi si rivolge a Stella:
— Sì, credo proprio che lei sia speciale. Come posso aiutarla? Sta cercando qualcosa di particolare? Magari per un regalo? —

— No! no! — rispose Stella. — So solo che dovevo entrare qua! —


Il mistero delle tazzine

Romy stiracchiandosi sbadigliò, poi con un balzo felino saltò su una pila di scatole ancora imballate e utilizzando la scatola come tiragraffi, l’aprì.

Patrizia sbalordita si scusò nuovamente con entrambe le amiche e richiamò Romy all’ordine, ma lui iniziò a miagolare piano, utilizzando la sua ugola come uno strumento stridulo e riempì il silenzio con lamenti che sembravano una nenia, finché finalmente Patrizia prese quella scatola e la aprì, mettendone in vista il suo contenuto: un servizio di 6 tazzine da caffè, di cui due bianche ed altre quattro uguali ma finemente decorate, corredate da 6 piattini, di cui due bianchi e altri quattro con gli stessi decori delle rispettive tazzine da caffè.

Arrivavano da un’asta, dove nessuno se le era aggiudicate, perché non era stata capita l’utilità dell’oggetto, così la casa d’aste se ne sbarazzò cedendole in omaggio a Patrizia.

Anna chiese cosa celava quella particolarità e Stella disse:
— Meravigliose! Sono tazzine da caffeomanzia! —
Anna incalzò:
— Caffeo… cosa? —
Stella sorridendo rispose:
— Caffeomanzia, l’arte di leggere i fondi di caffè! —

Anna a bocca aperta ed occhi sbarrati:
— E tu che ne sai? —

— È una storia della mia infanzia che avevo completamente rimosso — rispose.

Alzò gli occhi al cielo e disse:
— Grazie nonna! Ricordo solo ora ciò che mi dicesti ormai diciotto anni fa, quando ero alta un metro e stavo in piedi sullo sgabello per arrivare a vedere come utilizzavi le tazzine da caffè —

Si voltò poi verso Anna e Patrizia e raccontò loro che sua nonna, all’insaputa di sua madre, le aveva insegnato come leggere i fondi, ma se ne era andata troppo presto ed il dolore che aveva provato per la sua perdita, aveva soppresso i suoi insegnamenti, ma ora, per merito di Romy, si ricordò ciò che la nonna le disse:

Un giorno le mie tazzine ti troveranno per mezzo di un amico buffo a quattro zampe e potrai continuare a dedicarti alla mia arte, perché io sarò lì con te, anche se non potrai vedermi e ti proteggerò da chi vorrà solo usarti. Sarai la mentore e la consigliera di persone comuni e personaggi pubblici e dello spettacolo. Fai buon uso del dono che ti è concesso, al servizio di un mondo migliore.

— Questo mi disse, prima di chiudere per sempre i suoi occhi, ma io non potevo capire la profondità di queste parole. Ora, solo ora, ne comprendo il significato ed affido a voi questo spaccato riservato della mia vita. —


Il responso del caffè

Patrizia con gli occhi lucidi, le regalò il servizio, ma prima preparò un buon caffè per sapere cosa prevedeva per lei ed Anna il futuro.

Bevvero a piccoli sorsi quella tazzina di buon caffè, Stella nella tazzina decorata e Patrizia e Anna in quelle bianche, mentre Romy vegliava vigile su di loro, come un giudice di gara, attento e severo.

Svuotate le tazzine, lestamente e con mano ferma, Anna decantò il composto rimasto e capovolse le due bianche sul loro piattino, attendendo che si raffreddasse.

Iniziò da Patrizia, della quale non sapeva nulla, e studiando il piattino, le disse che in passato è stata molto fortunata a sposare l’uomo che da 20 anni è il suo compagno di vita e che il frutto del loro amore, è ora un bravo ragazzo dedito allo studio universitario e molto legato alla famiglia.

Patrizia annuisce col capo senza battere ciglio, immersa in questa divinazione e Stella passando alla lettura della tazzina, sobbalza appena vede la figura della pistola (pericolo) unita alle figure di marito e figlio e concitatamente, le chiede dove si trovano.

Patrizia ha un brusco risveglio che la riporta alla realtà e chiede:
— Che succede? Perché? —

Si ricompone e dice che stanno andando da un fornitore per ritirare della merce a bordo della loro auto.

Stella dice a Patrizia di chiamarli immediatamente, farli uscire dall’auto e allontanarsi al più presto e non se ne pentirà.


Il destino si compie

Patrizia è scettica e trema come una foglia, mentre compone il numero di telefono di suo figlio.

Al terzo squillo, finalmente Ricky, suo figlio, risponde e lei molto prontamente gli dice di fermarsi immediatamente, non spegnere l’auto ed allontanarsi a debita distanza, poiché pare ci sia una bomba in auto.

I due, sentendo quelle frasi così allarmanti e dettate da una voce assolutamente terrorizzata, non se lo fecero ripetere e in men che non si dica, erano nel mezzo di un campo adiacente alla strada statale, con il cuore in gola.

Non sapevano né cosa aspettarsi, né cosa fare, guardandosi ammutoliti.

Un minuto di attesa, sembrò un’eternità, ma il suono della sirena di una gazzella dei carabinieri che inseguiva un fuggitivo, li riportò alla realtà e videro il conducente dell’auto davanti ai Carabinieri, perdere il controllo ad una velocità folle e capottarsi più volte, dopo aver superato la loro auto ferma sul ciglio della strada, la gazzella frenare bruscamente, fino a giungere al luogo dove l’auto, si è schiantata contro un grosso albero.

Non c’era dubbio che senza l’intuizione di Stella, l’auto di Salvatore e Ricky non avrebbe avuto scampo.

I due tornarono all’auto e dichiararono ai Carabinieri l’accaduto, compresa la telefonata che salvò loro la vita.


Un nuovo ruolo per Stella e Anna

La notizia divenne in un baleno di dominio pubblico e ciò che era stato predetto dalla nonna di Stella si avverò.

Stella e la sua assistente Anna erano ormai in prima linea, al servizio di cittadini e governi per un mondo migliore.