Documentari

La balena di Malm, balenottera imbalsamata al mondo

La balena di Malm è una delle pochissime balenottere azzurre imbalsamate al mondo.

Nel 1865, dopo che la balenottera morì nei pressi della città di Göteborg, in Svezia, un tassidermista la comprò per aggiungerla alla sua collezione da museo. Fece in modo che la mascella potesse aprirsi, in modo che i visitatori potessero discendere nel ventre della creatura. In alcuni casi, era persino possibile cenare al suo interno.

Nel 1865, una giovane balenottera azzurra si arenò sugli scogli della baia di Askim, non lontano dalla città svedese di Göteborg. In quei giorni, purtroppo, non salvarono le balene spiaggiate, ma uccise. Il pescatore che trovò la balenottera azzurra ad Askim non mancò di farlo.

Il giorno dopo, il tassidermista August Wilhelm Malm, curatore del Museo di Göteborg, scese in spiaggia e comprò la creatura direttamente dai suoi assassini. Malm voleva avere la balenottera tutta intera, per imbalsamarla e metterla in mostra nella collezione del museo. Ci vollero ben tre battelli a vapore e due chiatte per rimorchiare la balena fuori dall’acqua. Accolto da una folla di spettatori emozionati, Malm colse l’occasione per salire sulla testa dell’animale e tenere una piccola lezione sulle balene.

Gli organi della balena erano conservati in botti nel cortile del museo, mentre la sua pelle era trattata e lo scheletro bollito e pulito. Intanto, realizzarono una grande struttura in legno che ricalcava la forma della creatura, munita di mascella imperniata dove era possibile aprirle la bocca. La pelle è sistemata sulla struttura.

La mascella permetteva ai visitatori di scendere nel ventre della bestia. Questo venne addirittura comodamente attrezzato con panche e moquette. La balena di Malm fu mandata in giro per l’Europa per diversi anni, e l’esperienza di entrare al suo interno fu pubblicizzata come “la possibilità di sperimentare il destino di Giona”. Alla fine, sistemarono la balena nuovamente Museo di Storia Naturale di Göteborg, dove si trova ancora oggi, proprio accanto al suo scheletro.

In origine la mascella della balena rimaneva sempre aperta. In alcuni casi era persino possibile cenare al suo interno. Negli anni ’30, però, una coppia consumarono un rapporto dentro la creatura. Da quel momento in poi, il museo decise di aprirlo solo in occasioni speciali, come i giorni delle elezioni svedesi. Pare che uno dei presidenti del museo, a proposito di questa vicenda, commentò: “Dobbiamo accontentarci del fatto che sono stati due cittadini della nostra stessa città a godere di questo privilegio”.

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Al prossimo articolo, un bacio, Miriana.

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