Invecchiare è un po’ come tornare bambini

Avete mai pensato che invecchiare è un po’ come tornare bambini?

Si comincia chiedendo un piccolo aiuto per fare una cosa semplice, poi si chiede di essere accompagnati in quel posto che forse è meglio essere in due per capire tutto.

Si arriva piano piano senza rendersene conto a dipendere da qualcuno. Qualcuno più in forza, o qualcuno più esperto in certe cose. O semplicemente qualcuno più giovane e quindi più propenso ad aiutarci.

C’è chi fisicamente farebbe tutto, ma la testa si perde un po’ per strada. C’è chi, invece, ha la testa che vorrebbe tante, troppe cose che con il corpo non riesce più a compiere.

In ogni caso sicuramente lo stato in cui ci si trova è paragonabile a quello di un bambino spaesato, insicuro, pieno di domande che cerca la sua figura di riferimento, e con essa anche stabilità, emotiva e fisica.

Forse, certe volte invece di lottare pensando a quello che sono stati e purtroppo non sono più, è più facile accogliere, quello che sono diventati ed accettarlo. Cercare di amarli, coccolarli, e accudirli proprio come la mamma fa con un bambino. Non è assolutamente facile vivere una situazione del genere, ma non lo è per nessuna delle due parti.

Quello che è certo è che la vita ci porterà tante scelte difficili e situazioni scomode, accettarle, sicuramente, può farci solo bene.

Combattere con loro una malattia, sostenerli, aiutarli ad affrontare il cambiamento farà bene a loro ed a noi.

In conclusione, come in tutte le cose credo che l’amore svolga il ruolo principale: dove c’è amore tutto funziona meglio, come tra una mamma e i suoi figli.

L’AMORE SALVERÀ IL MONDO, FORSE…

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