Musica

Il sogno che diventa realtà

Ogni bimbo che nasce è portatore di vibrazioni nuove, capaci di cambiare il mondo. Grazie alle persone di cui si circonda, a discorsi che ascolta instaurerà un sogno.

Da piccolo c’é chi vuole diventare un guerriero, chi una principessa. Successivamente verrà influenzato e porterà la sua idea di sogno più simile ai genitori, per poi prendere parte ad un’idea propria ed inseguirla fino a quando la raggiunge.

Questo dovrebbe essere il percorso lineare che un bimbo dovrebbe avere. Invece, spesso ci sono intralci. Parlo dell’influenza del genitore.

Inizialmente un ragazzino dovrebbe intraprendere la scelta delle superiori da sé, senza frequentare obbligatoriamente ciò che vuole il genitore. Ora vi racconto in modo personale la mia versione (non necessariamente quella giusta, ma sicuramente una versione pazzesca che auguro ad ogni fanciullo).

Fin da piccola amavo cantare, mio padre mi faceva ascoltare dischi di vimini o jazz, mia mamma mia cantava canzoni. La mia prima santa Lucia fu un microfono.  Volevo diventare una cantante.

Molte volte ero scossa per pareri altrui alterati rispetto alla mia scelta. Perché fin da piccola avevo le idee chiare. Mia mamma cosi mi diceva “se la prima cosa che fai appena sveglia è cantare allora sei una cantante.“

Nulla è più bello dell’appoggio dei propri genitori adottivi. Grazie a questo loro interesse nei miei confronti mi propongono anche tutt’ora concerti e concorsi.

Successivamente a 15 anni ebbi uno dei miei più grandi traguardi. Grazie a serate di caracche e cantate serali al mare ebbi una crescita esponenziale di persone fantastiche sui social pronte a starmi vicino per aiutarmi a contribuire a realizzare il mio sogno. 

Sono cresciuta successivamente grazie al mio primo inedito del 16 settembre 2022. Da 22k di persone a 58k. Non l’avrei mai sognato.

Ed invece è una della cose più belle. Vedere belle persone che ti scrivono o ti vogliono conoscere grazie al tuo talento. Purtroppo, il mondo dei social è un mondo a se, lo confermo. Pero quelli che si chiamano follower, in realtà non sono solo numeri, sono vite con anime e sogni.

All’inizio venivo criticata per una crescita cosi esponenziale, quasi strana o finta. Io sono la prima che dice sempre “meglio cantare davanti a 100 persone vere che 38888 mila false.” Molti di voi, lo sanno e lo ribadisco spesso: questo sogno sta prendendo forma piano piano sempre di più anche grazie a voi.

Chissà cosa mi riserverà la vita. Ora hai tanti progetti, dobbiamo solo mettercela tutta e spaccare.

SPANTER

Sono una ragazza di 19 anni ed ho frequentato il liceo artistico. Ho una missione con la load musica: canto da tutta la vita ed ora voglio portarvi con me, tra i miei testi che scrivo.