Rispetto ed empatia nel lavoro a contatto con le persone
Il rispetto…prima di tutto. Lavorando al pubblico spesso mi accorgo che ci sono persone che non sanno cosa sia il rispetto. Il lavoro a contatto con il pubblico da grandi soddisfazioni. Tuttavia può anche in una giornata sbagliata rovinare tutto e distruggere tutto l’impegno, il sacrificio e la motivazione.
Spesso mi trovo a mettermi nei panni di chi sta lavorando e cerco di capire il suo punto di vista. Se in un negozio affollatissimo ci sono i saldi e le commesse devono sistemare il caos che succede intorno non si può pretendere di non fare fila alla cassa. Bensì, se si vuole fare acquisti senza fila dovevamo magari non andare nel periodo dei saldi. Quando nel negozio sicuramente ci sarebbe stato meno caos.
Se si entra sempre in un negozio dieci minuti prima della chiusura non si può pretendere di essere servito bene e tutta la serenità che un negoziante avrebbe durante un orario di lavoro normale.
Se ci si siede in un ristorante affollato arrivando in un orario centrale in cui tutti devono essere serviti, non si può pretendere di mangiare e alzarsi in mezz’ora. Bensì se si avesse la necessità di mangiare velocemente ci si doveva organizzare prima, e magari trovarsi nel ristorante presto. Tra i primi tavoli seduti in modo da essere serviti in maniera più rapida.
Dall’altra parte penso che il motivo principale per un lavoratore sia fare un lavoro che gli piace, sopratutto se questo lavoro è a contatto con il pubblico.
Se la mattina quando ti svegli sei felice di andare incontro alla tua giornata lavorativa penso che tu abbia già “vinto”.
Se ci pensate la maggior parte delle ore della nostra vita le passiamo lavorando e non avrebbe senso trascorrerle arrabbiati e senza sorriso.
Io amo il mio lavoro, anche se non mancano i momenti difficili.
Sono Silvia mamma della Famiglia Peluche….
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