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Il body building: cosa si nasconde dietro la competizione

Il bodybuilding nasce come una disciplina che tramite l’allenamento con sovraccarico, pesi, permette di cambiare la composizione corporea del fisico, di sviluppare massa magra, muscolo, e di ridurre il grasso corporeo.

Il bodybuilding come lo conosciamo oggi, nacque nel 1946 con la Fondazione IFBB (International Federation of bodybuilding & fitness). Dal 1965 al 1980 circa, si può parlare di Golden Era, dove il bodybuilding con Arnold Schwarznegger raggiunge l’apice mondiale come sport più conosciuto.

Ma cosa c’è realmente dietro le competizioni?

Spesso quando si osserva una competizione, si rimane incantati da fisici statuari, costumi brillanti, da sorrisi incantevoli, da quelle pose perfette. Ma dall’altro lato della medaglia si nasconde sempre un atleta che spinge il suo corpo al limite con allenamenti durissimi e dieta perfetta.

Due minuti di emozione sul palco per otto mesi di “sacrificio” è questo “il prezzo da pagare”.

Ma come si sente realmente un atleta quando varca quel palco?

Praticare bodybuilding è una “scelta”, si ha la consapevolezza di quello che si andrà a fare, dell’avere fame e sbalzi di umore, delle ore che si passeranno in sala pesi o in sala posing, per portare una “presentazione perfetta”.

Quello che scatta nella testa è un meccanismo di sfida con se stessi: ”Voglio davvero vedere fin dove riesco a spingermi, fin dove il mio corpo riesce ad arrivare”

Allora perché lo fa?

Il bodybuilding o lo ami o lo odi, lo capisci subito, dalla prima competizione, da quando varchi quel palco per la prima volta. Se ti piace bastano pochi secondi di quell’adrenalina per dimenticare otto mesi di sacrificio, tutto in quell’istante scompare, ti fa sentire di nuovo vivo, “è il mio, mi sento bene, sorrido”

È questione di un attimo “Il bodybuilding è Lui che sceglie te”.