I borderline e la social community: cosa ci spinge oltre i limiti?
Al limite della follia.
Sul Web e Social possiamo trovare i contenuti di ogni tipo e genere, ma il tema “rischio oltre i limiti” ha un particolare fascino sugli adolescenti e non solo su di loro. La nostra società diventa sempre più esigente e “viziata”. Cerca i contenuti sempre più piccanti, più estremi e pericolosi. Spesso anche noi adulti rimaniamo incollati agli schermi fissando le challenge folli proposti dai nuovi creators digitali.
Come siamo arrivati a questi livelli? La noia? Cosa ci spinge a guardare i contenuti “al limite della follia? Siamo stufi della vita ordinaria? Cos’è che non va nella nostra società? Siamo usciti dagli schemi e diventati dei “borderline” anche noi?
I contenuti prediletti sui Social e Web.
Normalmente, i contenuti con più visualizzazioni in rete sono i video realizzati nelle location di lusso, quelli con le macchine costose e i vestiti firmati dei brand più famosi. Dobbiamo ammettere con tristezza che i contenuti più richiesti sui social dai nostri followers sono quelli erotici, i video con azioni spericolate ed estreme, con le sfide “mai viste prima” e violenza. Riusciamo a “salvarci” un po’ con i contenuti di intrattenimento, che “viaggiano” in alto. E, per fortuna, non hanno nessuna influenza negativa. Il content di questo tipo ottiene il maggior numero di visualizzazioni, like e commenti e supera di gran lunga i contenuti informativi ed educativi. Di solito, sono i video professionali, fatti davvero bene, piacevoli e colorati. Tali contenuti attirano immediatamente l’attenzione del pubblico, soprattutto degli adolescenti.
Proprio questo fatto spinge i nuovi creatori digitali a inventare i contenuti di conseguenza, per soddisfare tutte le esigenze della social community. Lo scopo è tentare la fortuna, ottenere popolarità velocemente e monetizzare per poter vivere una “bella vita”. Non essere “intrappolati” in ufficio o a fare i lavori pesanti e mal pagati dalla mattina alla sera. Questa è la mentalità dei giovani creatori attuali. Ecco perché i content creators compiono le azioni estreme e realizzano i video pericolosi. Sono spinti dalla “fame della fama”, dal desiderio di un guadagno sbalorditivo, dalla ricerca delle vie più facili verso il successo.
L’età è proprio quella giusta. Sono i ragazzi subito dopo la maturità che si trovano nel “momento chiave”. Quando devono decidere quale strada scegliere per andare avanti e proseguire con le loro vite.
Che cosa scelgono? Ovviamente la strada più facile e “più divertente”.
Non è stato così nel caso di The Borderline. Ad un certo punto non è andata così come speravano gli youtubers. Una challenge con uno scopo di un “sano divertimento” si è trasformata in una tragedia che ha chiuso la strada dei “giovani imprenditori” del settore “social entertainment” verso il successo per sempre.
Roma, 14 giugno 2023. 124 km/h… un’accelerazione improvvisa… assenza di segni di frenata… la personalità trasgressiva alla guida… un consumatore abituale di cannabinoidi. Una giornata tranquilla e serena per molti. Invece per altri, specie per una famiglia romana, si è trasformata in un peggior incubo che durerà per sempre. Un bambino di soli 5 anni ha perso la vita. Ma dove andiamo?
Chi sono i famosi The Borderline? La sfida.
“Non siamo ricchi, ma ci piace spendere per farvi divertire… Più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo” è stata una sorta del motto del canale di The Borderline.
Una sfida… Una promessa sui social… Un video cool da caricare su YouTube…
Ma il gioco vale la candela?
I 4 ragazzi che possedevano il Canale Youtube chiamato The Borderline sono diventati famosi non solo su questa piattaforma. Ora sono i protagonisti di tutti i Mass Media. Purtroppo però non nel modo che vorrebbero. Un video destinato a ricevere molti like e visualizzazioni, e l’avrebbe sicuramente fatto, se avessero avuto un po’ più di fortuna, è risultato in una tragedia con i danni irreversibili.
Gli Youtuber in questione hanno tutti un’età compresa tra i 20 e i 23 anni e possedevano il canale con 600 mila iscritti. Hanno optato per la via di guadagno più facile dopo la scuola. Si conoscevano da allora. I giovani hanno, inoltre, un account TikTok con circa 260 mila followers e Instagram con una community importante. Il Canale Youtube, grazie al quale nel 2022 i suoi creatori hanno fatturato più di 180 mila euro, ora è fermo. È stata avviata la demonetizzazione forzata del canale da parte della piattaforma: tutti gli annunci pubblicitari sono stati tolti dal canale e non ne saranno più inseriti altri. I ragazzi non potranno più utilizzarlo. Il 18 giugno The Borderline hanno interrotto la loro attività, nonostante tutti i video precedenti siano però rimasti nella piattaforma.
Tutto era partito da una semplice scommessa qualche mese fa, con la quale gli youtuber promettevano alla loro community “50 ore sulla Lamborghini” in cambio di 100 mila like.
“L’idea di The Borderline”, – come dicono nel loro messaggio di condoglianze alla famiglia di piccolo Manuel – “era offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano”.
Si, è divertente andare su una macchina costosa, è super divertente andare ad alta velocità!
È questo che vuole la community dei social? Sul serio? Così si soddisfa? Con le azioni pericolose e le sfide folli del tipo “da 0 a 100 in 3 secondi” fatte su strade di una cittadina abitata?
A quanto pare, si. È questo che vuole vedere la nostra società. Ma chi si prende la responsabilità dell’accaduto?
Le responsabilità.
The Borderline devono rispondere a dovere per quello che hanno fatto anche se “niente può essere come prima” come hanno detto loro stessi nella lettera alla famiglia del bambino. Tante vite sono state spezzate quel pomeriggio di giugno 2023.
Ma quello che è successo deve diventare un insegnamento per gli altri creatori digitali e per tutti noi in modo da non commettere gli stessi errori fatali.
La piattaforma Youtube ha punito a sua volta gli youtuber vietando l’attività del canale e richiamando alla responsabilità tutti i creatori “dentro e fuori dalla piattaforma”. Un messaggio per tutti i Creator di qualsiasi piattaforma Social: un richiamo alla prudenza.
Si vuole sperare, infatti, in una maggiore prudenza, responsabilità e consapevolezza dei content creators. Valuta bene le possibili conseguenze di quello che stai per fare. Andare agli estremi ti espone ad un grande rischio. Con un piccolo disguido puoi raggiungere una grande popolarità, ma spesso di un altro genere, la quale può finire la tua vita per sempre.
Fare i genitori.
In questa situazione mi sembra molto appropriata la frase:
“È giusto lasciare un pianeta migliore per i figli, ma pensiamo anche a lasciare dei figli migliori per il pianeta”.
Una grossa parte di responsabilità grava sui genitori dei ragazzi. È stata in gran parte una loro mancanza, un loro fallimento. In qualche momento, probabilmente, si sono lasciati sfuggire la situazione di mano.
Noi genitori abbiamo una grande responsabilità verso i nostri figli. Non possiamo semplicemente lasciar correre le cose: né quando i figli sono minorenni, né quando raggiungono i 18 anni. Non possiamo lasciarli fare fidandoci al 100%. Dovremmo porre dei limiti, indirizzare loro su una strada giusta, oltre a controllare e supervisionare le loro azioni, soprattutto se intraprendono le attività con un certo livello di responsabilità. Gestire un Canale Youtube dedicato a challenge e sfide è una di queste attività. Con la mancanza di esperienza e consapevolezza i giovani sono ancora fragili e hanno sempre bisogno del nostro sostegno, interesse e della nostra presenza. Altrimenti rischiano di perdere la bussola ed andare oltre i limiti.
Conclusioni.
In medicina la parola “borderline” significa un confine tra il normale e il patologico. Il nome del canale è diventato fatale.
Cerchiamo di ragionare e valutare meglio le nostre capacità e possibilità. Forse talvolta non siamo adatti a intraprendere certe azioni ed è meglio non oltrepassare i limiti?
“Chi va piano va lontano” è un vecchio detto che tutti noi dovremmo non solo ricordare ma anche mettere in pratica. A volte stare su un gradino più basso ci aiuta a mantenere il nostro passo e andare più lontano.
Prima di agire fatti sempre una domanda: “Ne vale davvero la pena?