Musica

How soon is now?

How Soon Is Now? è una canzone di genere indie-rock del gruppo inglese The Smiths, rilasciata nel 1985. È contenuta come quinta traccia del loro primo album di raccolta, Hatful Of Hollow, pubblicato nel 1984. Ha una durata di 6:48 minuti. Il titolo tradotto significa “Tra quanto è adesso?” E fa riferimento a una quartina presente nella canzone, più precisamente nel secondo bridge.

How Soon Is Now? è strutturata in modo semplice. Due strofe (diverse solo per la coniugazione di un verbo, siccome nella prima il verbo essere è coniugato al presente mentre nella seconda al passato) seguite ogni volta dallo stesso ritornello, una sezione strumentale, due bridge, una seconda sezione strumentale. Infine, lo stesso ritornello che conclude tutta la canzone. Si apre con il suono di una chitarra elettrica per poi sfociare in un riff di chitarra che ricorda la canzone Who Do You Love di Bo Diddley, seguito dalla batteria e dal basso.

How Soon Is Now? tratta di un individuo che non riesce a superare la sua tristezza e timidezza. Le quali gli rendono molto complicato avere delle interazioni semplici, come parlare con una ragazza o, più generalmente, socializzare con le altre persone e stringere relazioni con loro o ricercare il sentimento dell’amore.

Il testo della canzone apre con una citazione rimodellata tratta da un romanzo del 1874 chiamato Middlemarch, scritto da George Eliot, la quale recita:

“To be born the son of a Middlemarch manifacturer, and inevitable heir to nothing in particular”

“Essere nato il figlio di un fabbricante di Middlemarch, ed erede inevitabile di nulla in particolare”

Mentre nella prima strofa della canzone si declama:

“I am the son and the heir

Of a shyness that is criminally vulgar

I am son and heir

Of nothing in particular”

“Io sono il figlio e l’erede

Di una timidezza che è criminosamente volgare

Io sono figlio ed erede

Di nulla in particolare”

Subito dopo viene il ritornello, nel quale si sente il narratore della canzone lamentarsi riguardo al fatto che, pur avendo una particolare timidezza ma rimanendo sempre un essere umano, non viene amato e voluto bene dai suoi simili nello stesso modo in cui si vogliono bene due amici o due fidanzati:

“You shut your mouth, how can you say

I go about the things in the wrong way?

I am human and I need to be loved

Just like everybody else does”

“Chiudi la tua bocca, come puoi dire

Che parlo delle cose nel modo sbagliato?

Io sono un uomo e ho bisogno di essere amato

Proprio come lo sono tutti gli altri”

Finito il secondo ritornello e la prima breve sezione strumentale, si passa al primo bridge. Qui il narratore prova a visitare un club per ovviare al suo problema e trovare qualcuno che lo ami ma, una volta entrato dentro, non riesce a confrontarsi e a parlare con nessuno. Finisce per restare in piedi per conto suo, uscire dal club da solo, andare a casa, piangere e voler morire.

Il secondo bridge, invece, riprende la domanda posta nel titolo della canzone e, in esso, il narratore dialoga con il suo interlocutore chiedendogli che cosa intenda quando dice che succederà adesso. Lui ha aspettato troppo perché una persona gli dimostrasse affetto e, adesso che il tempo è scaduto, lui ha perso tutte le sue speranze.

Dopo la seconda e più lunga sezione strumentale, si ritorna per la terza volta al ritornello, in cui è contenuto il nucleo di tutta la canzone. L’amore e l’affetto non ricambiato per un individuo, il suo conseguente allontanamento dai gruppi di persone e la descrizione della sua solitudine anche quando si trova in mezzo agli altri. Difatti sentendosi come un “figlio ed erede di niente” quando in realtà vorrebbe semplicemente sentirsi amato per quello che è dal singolo. Amore che lui considera, oltre che come sentimento di amicizia e fratellanza, come un diritto e una garanzia concessa a tutti e come un dovere umano e morale da condividere verso il prossimo.