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Viaggiare con i figli, la nostra vacanza a Valencia

È arrivato il giorno della partenza e ovviamente la notte prima è stata un incubo. La figlia più grande che chiama alle 4 di notte chiedendo quanto manca perché lei non sa come fare mentre aspetta e non vede l’ora di partire. Il figlio più piccolo deve far pipì e bere acqua almeno due volte. Insomma, diciamo che quelle poche ore in cui non ho pensato se avevo messo tutto in valigia sono trascorse più o meno nel corridoio di casa.

Sveglia. Non importa a che ora partiate per vostro marito sarete sempre in ritardo. Quindi mettete sempre la sveglia 10 minuti prima, perché quando si ha fretta i figli fanno sempre in modo di farvi ritardare. È un classico.

Arriviamo in aeroporto. Non mi sembra vero: è ora di rilassarsi, allentare e essere finalmente liberi da orari e restrizioni a cui siamo stati per un anno. Per il volo avevo portato di tutto. Erano solo due ore ma, conoscendo mio figlio, se voleva poteva farmele passare di inferno. Tuttavia il volo è andato bene.

Siamo a Valencia! Partiamo alla ricerca dell’hotel e scopriamo che è veramente in centro come sembrava. Si trova vicinissimo al Mercat de Colon, (un centro pieno di attività e ristoranti di svariato genere).

Ci sediamo subito per cena. Iniziamo ad assaporare le Tapas classica cucina spagnola, sono una serie di piatti (in italiano potremmo chiamarli antipasti) e scopriamo che è l’ideale in famiglia. Si assaggiano diverse cose e si ha la possibilità di far scegliere ai figli ciò che preferiscono.

Secondo giorno lo dedichiamo tutto all’oceanografico e alla città della arti e della scienza. Un bellissimo posto, anche solo l’aspetto esterno è magnifico. Ideale per i bimbi, ma anche molto interessante per gli adulti. Vale la pena passarci la giornata e alla fine fare un giro sulle barchette o tavole da surf elettriche che ci sono all’esterno, nella piscina del complesso.

La giornata è finita al ristorante La Diva. Un posto molto famoso dove il cibo è ottimo, ma soprattutto l’aspetto del locale è molto accattivante e attrae un sacco di turisti.

Terzo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della parte storica della città. Partendo a piedi da la Plaza de Toros (dove veniva fatta la corrida), poi la stazione del nord (stazione di treni ancora rifinita tutta come una volta) con una magnifica giostra all’esterno che sembra uscita direttamente dal film Mary Poppins. In seguito la cattedrale con le piazze annesse. Una tappa per un “pranzo itinerante” al mercato central e poi si prosegue per Barrio del Carmen, un quartiere pieno di murales e locali di ristorazione.

La serata la passiamo a cena a la Marina di Valencia ma decidiamo di tornarci di giorno per vederla meglio. Quarto giorno visita al Bioparco, bello. Emozionante vedere gli animali così liberi di vivere nel loro ambiente. Unica nota dolente poca e scarsissima scelta di cibo all’interno, il che mi ha lasciato davvero interdetta visto che il cibo non si può introdurre per la giusta tutela degli animali.

Nel rientro tappa al parque Gulliver, un parco su un’istallazione che rappresenta Gulliver per suo primo viaggio legato sdraiato a terra. Pieno di posti dove arrampicarsi e scovoli, bellissimi per grandi e piccoli. Giornata finita con un aperitivo e cena a Ruzafa (tipico quartiere per le serate).

Quinto giorno torniamo a vedere la Marina di Valencia con il famoso Vele e Vents costruito per l’American’s Cup e le sue lunghe e bellissime spiagge. Nel pomeriggio torniamo a fare la merenda in una oratoria famosa in centro che si chiama Santa Catalina dove la parola d’ordine è Churros e cioccolata calda.

Venerdì sera, ultima sera, e non curanti del fatto dello spirito festoso degli spagnoli siamo usciti tranquilli cercando un ristorante ma la maggior parte chiedevano la prenotazione. Non è stato cosi facile trovare un posto per cenare. Abbiamo così scoperto che le vie erano stracolme di persone pronte a festeggiare il weekend, pronte per mangiare fuori per un aperitivo o per una semplice chiacchierata con gli amici.

Siamo arrivati alla fine della nostra vacanza. L’ultimo giorno l’abbiamo passato nelle viuzze del centro, tra negozi, gli ultimi sguardi ai monumenti storici.

L’unica pecca è stata che non abbiamo trovato un deposito bagagli in tutta Valencia (o forse, proprio non esiste). Così abbiamo girato con la valigia appresso per tutto per tutta la giornata. Alle 21.00 è partito il nostro volo e siamo tornati a casa carichi, felici, soddisfatti e pieni di tanta voglia di visitare ancora di più il mondo.

Spero che ai miei figli rimanga la voglia di viaggiare nell’anima e nel cuore.

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Silviavene_Carrara

Sono moglie da 10 anni più 7 di fidanzamento con Luca, un santo che mi sopporta h 24 perché lavoriamo anche insieme nella nostra pizzeria... Si chiama alTeatro ed è a Carrara la città che amo e dove vivo da sempre... Sono mamma di due splendidi e tremendi bimbi: Stella 7 anni , Teo 2 anni... I miei articoli parlano sopratutto del mondo mamma.... Ma mi piace parlare un po di tutto!!!