Come è nata la mamma che è in me
Correva l’anno del 2012. Avevo 25 anni, lui 28, c’eravamo appena sposati. Erano altri tempi. Uscivamo dal lavoro e si correva in discoteca tutte le sere. I divertimenti e gli sfizi ce li siamo tolti tutti. Nella mia testa pensavo di essere libera e felice così per sempre.
Non volevo parlare di figli, di diventare mamma. Mi davano fastidio quelli degli altri, figuriamoci se fossero stati miei.
Poi tre anni dopo, mio marito mi chiese di provare. Avendo avuto entrambi “problemini intimi” la prendemmo con molta superficialità. Tanto non arriveranno e noi stavamo bene cosi.
Poi dopo qualche giorno di ritardo (troppo pochi giorni) faccio con molta leggerezza un test di gravidanza con tanto di risultato negativo. Tuttavia in quel momento qualcosa in me era cambiato. Il sorriso e la spensieratezza sono state colmate da un senso di vuoto, di inadeguatezza, di voglia di maternità. Mai e poi mai avevo desiderato tanto una cosa in vita mia. Che brutta sensazione. Era come se leggendo quella lineetta tutto il mio universo si fosse rovesciato: io volevo un figlio, forse serviva questo per accorgermene.
Alla fine, anche in questo caso, il destino aveva delle buone novità per me. Dopo nemmeno una settimana ripeto il test e scopro che il primo l’avevo fatto semplicemente troppo presto. Ero già incinta! A quel punto ho pianto tanto, tantissimo di gioia.
Ora si che mi sentivo pronta. Ovviamente inesperta, ma sicura e convinta del cambiamento che stava crescendo dentro di me, che avrebbe modificato la nostra coppia e il nostro matrimonio per sempre! Stavo per diventare MAMMA.
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