Frequenze che rilassano la mente

Non sappiamo mai sotto quale forma la musica possa mostrarsi. Proviamo ad immaginarla come una massa liquida in cui ci immergiamo; dell’acqua calda o fredda che dà benessere e sollievo dopo una giornata o un periodo stancante. 

Immergiti. Chiudi gli occhi e ascolta.

Da musicista, se così posso definirmi, mi piace esplorare la musica in tutte le sue sfaccettature e interpretazioni.

Mi sono immersa in una esperienza di cui non ero a conoscenza: il “bagno di suoni”

Introduzione

Durante un soggiorno presso l’hotel “Ravelli”, in Trentino Alto Adige, più precisamente a Mezzana, ho avuto il piacere di conoscere il Signor Roberto. 

Roberto si occupa di gestire la SPA dell’hotel, proponendo molte attività interessanti, tra cui il “bagno di suoni” di cui andremo a parlare. 

Lo scopo è quello di entrare in sintonia con se stessi, ascoltare il proprio respiro e immaginare di venire bagnati da questi suoni che ti portano in una dimensione altra.

Questo grazie alle sue frequenze molto alte che hanno lo scopo di aiutare a raggiungere lo scopo di benessere, migliorare le relazioni o affievolire le paure.

Che cos’è?

Perché lo chiamiamo bagno sonoro, se effettivamente il nostro corpo non viene bagnato?

Immaginiamoci distesi su dei grandi divani, in una stanza in cui è vietato parlare. 

Sì, è una pratica che si svolge in sale yoga, di meditazione o del silenzio, per aiutare a connettere il corpo con la mente.

Questi suoni avvolgono il nostro corpo con frequenze che variano dai 396 Hz ai 963 Hz, ognuna delle quali ha una sua particolare denominazione e funzione:

• 396 Hz : liberazione dal senso di colpa e di paura
• 417 Hz : stimolazione del cambiamento 
• 528 Hz : trasformazione e miracoli
• 639 Hz : relazioni
• 741 Hz : risveglio dell’intuizione
• 852 Hz : ritorno all’ordine spirituale
• 963 Hz : coscienza Divina e Illuminazione

Strumenti

Gli strumenti utilizzati dal “terapista del suono” sono diversi.

Partiamo dal Diapason, uno strumento acustico, spesso utilizzato per accordare lo strumento, perché ha la caratteristica di generare una nota di un’altezza perfettamente determinata. Quest’ultimo però viene utilizzato anche nella medicina, in particolare dai neurologi, per valutare la sensibilità vibratoria del paziente. 

Il Diapason, nella meditazione, emette un suono in grado di alleviare le tensioni e aprire canali energetici bloccati.

Dopo di questo abbiamo il Gong, che lavora proprio sulla meditazione mente-corpo.

Genera delle vibrazioni molto potenti, più profonde, che porta il “paziente” in una dimensione che lo libera dalle paure e dai blocchi emotivi; ma agisce anche sul benessere fisico di fegato e reni. Non è straordinario pensare come una vibrazione sonora possa incidere così sul nostro corpo?

Proseguendo con gli strumenti abbiamo le “Campane tibetane”. Sono ciotole di metallo di diverse dimensioni, ognuna delle quali genera un suono diverso a seconda di dove viene “toccata”. La campana tibetana agisce sullo stato di stress e rabbia, tanto è che possono essere suonate anche sul corpo della persona che si è immersa in questa pratica, così da mettere in stretta relazione le vibrazioni con il corpo.

Altri strumenti possono essere:

• carillon
• arpe
• scatola di shruti

Talvolta accompagnati da un canto, una voce umana che non genera melodie ma frequenze.

Benefici

• benessere generale: si raggiungono stati di coscienza profondi, simili a quelli raggiunti con la meditazione
• benefici contro i disturbi del sonno
• ridurre lo stress
• rilassamento muscolare
• ridurre tensione, ansie
• stimolare l’autocoscienza

Un’esperienza così particolare e coinvolgente, posso dire essere una delle migliori per potersi rilassare, senza lasciare in disparte la musica.