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A Jon Olav Fosse è stato consegnato l’Alloro di Dante

Premiazione a Ravenna dello scrittore e drammaturgo norvegese Jon Olav Fosse

Jon Olav Fosse, classe 1959, è uno scrittore e drammaturgo norvegese che ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2023. Ma non solo, infatti, venerdì 3 maggio ha ricevuto l’Alloro di Dante di Rinascimento Poetico e del Centro Dantesco, presso la basilica di San Francesco. Così, la città di Ravenna si è preparata, sotto l’alto patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune, a ospitare un tale evento culturale di grandissima portata e importanza. Sono stati presenti il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e Monsignor Paul Tighe, quest’ultimo nel ruolo di Segretario del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione.

Un’occasione unica e rara

L’assegnazione di un tale riconoscimento a un Premio Nobel come Jon Olav Fosse è un’occasione unica e rara. Un grande evento che non solo ha suscitato scalpore rappresentando una rarità, ma ha sottolineato anche un momento di estrema importanza nel panorama culturale italiano. Inoltre, la scelta del luogo non è stata casuale, in quanto esattamente nella basilica di San Francesco è stato accolto Dante Alighieri.

Paolo Gambi, ideatore del premio, si è mostrato molto felice e onorato di poter consegnare questo riconoscimento proprio a Jon Olav Fosse. Quest’ultimo, a sua volta, l’ha gradito particolarmente. Gambi ha anche ricordato come nello scrittore sia evidente quell’approccio mistico e la sua predisposizione ad abbracciare tutte le arti tramite l’uso della parola, un po’ come faceva Dante stesso.

Una serata all’insegna della cultura, ma anche un’occasione imperdibile per tutti i cittadini di Ravenna. Questo evento, unico nel suo genere, rappresenta un punto di riferimento per la città stessa e per tutto il suo territorio. Ha dimostrato così il grande impegno di Jon Olav Fosse, con una particolare attenzione alla valorizzazione e promozione della cultura, che, oggigiorno, tende a diminuire sempre di più. Un invito a coltivare l’amore per l’apprendimento e per lo studio, come anche arricchimento personale.

Queste occasioni ci ricordano quanto la cultura sia importante per la crescita di un popolo e per la sua autodeterminazione.

Patricia Iori