Non sono uscita di casa per 5 mesi
Eppure oggi vi scrivo da una caffettiera.
Cari lettori e lettrici,
eccoci tornati finalmente a poter dialogare un po’ assieme; o per almeno a poter far sì che voi possiate sentire la mia voce tramite parole.
Da come avrete potuto ben leggere dal titolo non sono uscita di casa per 5 mesi. Si, cinque mesi sono lunghi e lo sappiamo, ma nonostante ciò, da quanto veloce passarono nemmeno riesco a ricordarmene.
Con lo scorso articolo ho avuto il piacere di farvi un’ infarinatura di come i disturbi alimentari potessero distruggere una vita. Ma non siamo andati ben in fondo, eravamo proprio solo sull’orlo di una piccola pozza.
Immaginiamo il nostro letto, quello nel quale dormiamo ogni singola notte e rifacciamo ogni mattina. Quasi ci viene un po’ da ridere, perché sembra così banale e scontato. Ma proviamo insieme ad immaginarselo sfatto, con una persona sempre lì che oramai non riconosce più giorno e notte, passa il tempo con lo sguardo perso ma fisso al termosifone a fianco e la porta sempre chiusa.
Si, queste situazioni esistono, ed io posso esserne un esempio. Durante un disturbo alimentare, si arriva a diverse situazioni malgrado, nei maggior casi, sgradevoli. Persone che non escono più da casa perché sono cadute in una depressione più grande di loro. Nonostante ciò, spesso questa assenza, non viene nemmeno notata da coloro che le circondano.
Paura di poter ritrovarsi in situazioni di disagio, come una cena con parenti, la piazza nella quale avresti potuto incontrare i tuoi coetanei e si, potrei andare avanti così per ore a farvi esempi che forse vi potrebbero far capire.
Ma mai del tutto, una persona, disperatamente o forse fortunatamente, non riuscirà mai a capire fino in fondo cosa questi disagi possano significare. Emozioni e dolori reclusi nel più profondo del cuore non si potranno mai davvero dimostrare.
Oggi sono qui, ed a tal punto posso dirvi che, se anche voi vi ritrovate in una situazione simile oppure anche solo lontanamente vicina, riuscirete ad uscire, nel vero senso della parola.
Riuscirete ad uscire dal problema e finalmente come me anche dal letto e da casa. Come potrete vedere, in ogni articolo mi espongo, forse troppo, ma questo lo faccio esclusivamente per essere quella mano di conforto che durante il fatidico periodo non riuscite a vedere, non siete soli.
Oggi la ragazza in caffetteria sono io, domani finalmente lo potrai essere tu.
La vostra scrittrice Mc.