Un cuore che batte diverso dal normale già da piccoli
Al giorno d’oggi molti bambini nascono affetti da una cardiopatia congenita. A volte si scopre quando il feto è nella pancia facendo la amniocentesi o accertamenti specifici.
Cos’è la cardiopatia congenita?
La cardiopatia congenita è una malattia del cuore presente sin dalla nascita. Si verifica quando il cuore del bambino non si sviluppa correttamente durante la gravidanza, causando difetti nel cuore o nei grandi vasi sanguigni che ne ostacolano il corretto funzionamento.
Ci sono diversi tipi di cardiopatie congenite, a seconda del tipo e della gravità del difetto.
Alcuni esempi includono:
- La comunicazione interatriale (CIA): è una patologia congenita del cuore in cui esiste un difetto nella parete che separa i due atrii del cuore. Questo difetto consente al sangue di fluire tra l’atrio destro e quello sinistro anziché attraverso i normali vasi sanguigni. In genere, la CIA è presente alla nascita, ma a volte può essere diagnosticata in età adulta.
- La comunicazione interventricolare (CIV): è una malformazione congenita del cuore in cui esiste un difetto nella parete che separa i due ventricoli del cuore. Questo difetto consente al sangue di fluire attraverso i ventricoli anziché attraverso i normali vasi sanguigni. La CIV può essere di diversi tipi a seconda della posizione e delle dimensioni del difetto.
- La tetralogia di Fallot: è una malformazione congenita del cuore che coinvolge quattro difetti cardiaci diversi. Questi difetti includono un difetto nel setto ventricolare, un restringimento dell’arteria polmonare, un’ipertrofia del ventricolo destro e una posizione anormale dell’aorta
- La coartazione dell’aorta: è una malformazione congenita del cuore che riguarda una stenosi o un restringimento dell’aorta, la principale arteria che porta il sangue dal cuore al resto del corpo. Questa condizione può essere presente in diversi punti dell’aorta, ma è più comune nel tratto addominale o toracico dell’aorta.
- Il difetto del setto atrioventricolare (DSAV): è una malformazione congenita del cuore in cui esiste un difetto nel setto che separa l’atrio destro e l’atrio sinistro. Questo difetto può essere di diversi tipi e dimensioni, ma consente il passaggio di sangue tra i due atrii.
La maggior parte dei bambini con cardiopatia congenita sopravvive e può portare una vita sana e normale, ma a seconda della gravità della malattia, alcuni possono richiedere interventi chirurgici o trattamenti medici. La diagnosi precoce e la gestione adeguata della malattia sono fondamentali per garantire la migliore qualità di vita possibile per i pazienti con cardiopatia congenita.
La cardiopatia congenita si può curare?
Il trattamento della cardiopatia congenita dipende dal tipo e dalla gravità del difetto. In alcuni casi, la malattia può essere gestita con farmaci, mentre in altri casi può essere necessario un intervento chirurgico o un procedimento invasivo come un cateterismo cardiaco.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di trattamenti per la cardiopatia congenita:
- Farmaci: alcune cardiopatie congenite possono essere trattate con farmaci che aiutano a controllare i sintomi e migliorare la funzione cardiaca. Ad esempio, i diuretici possono aiutare a ridurre il gonfiore e l’accumulo di liquidi, mentre i beta-bloccanti possono aiutare a controllare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
- Intervento chirurgico: in alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico per correggere il difetto. Ad esempio, nella tetralogia di Fallot, un intervento chirurgico può correggere il difetto del setto ventricolare e migliorare la circolazione sanguigna.
- Procedura invasiva: in alcune cardiopatie congenite, un cateterismo cardiaco può essere utilizzato per correggere il difetto senza la necessità di un intervento chirurgico. Durante un cateterismo cardiaco, un tubo flessibile viene inserito attraverso un vaso sanguigno per raggiungere il cuore e correggere il difetto.
Il trattamento della cardiopatia congenita deve essere personalizzato in base alle esigenze del paziente e gestito da un team di specialisti cardiologi pediatrici. La gestione della malattia richiede inoltre una stretta supervisione medica e regolari controlli di follow-up per garantire la salute e il benessere a lungo termine del paziente.
Qual’è l’età di sopravvivenza di un portatore di cardiopatia congenita?
L’età media di sopravvivenza per i pazienti affetti da cardiopatia congenita dipende dalla gravità e dal tipo specifico di malformazione cardiaca. In generale, tuttavia, la sopravvivenza dei pazienti con cardiopatia congenita è notevolmente migliorata negli ultimi decenni grazie ai progressi nella diagnosi precoce, alla gestione medica e ai miglioramenti delle tecniche chirurgiche e di intervento cardiaco.
Secondo le statistiche più recenti, la maggior parte dei pazienti con cardiopatia congenita vive fino all’età adulta, e molti raggiungono l’età avanzata. Tuttavia, la sopravvivenza a lungo termine dipende dalla gravità della malformazione, dalle eventuali complicazioni e dal trattamento ricevuto. Alcuni pazienti possono avere una qualità della vita normale e non richiedere alcun trattamento, mentre altri possono richiedere interventi chirurgici e terapie a lungo termine.
In generale, i pazienti con malformazioni cardiache più gravi hanno una sopravvivenza inferiore rispetto a quelli con malformazioni meno gravi. Tuttavia, anche i pazienti con malformazioni gravi possono avere una buona prognosi con la gestione medica adeguata e il trattamento tempestivo delle complicazioni.
Per chi non mi conosce, mi presento sono Maria ho 30 anni e son affetta da una cardiopatia congenita dalla nascita. Sono nata con la tetralogia di Fallot, magari in qualche altro blog approfondirò e vi spiegherò nel dettaglio la malattia.
Adesso che sei arrivato/a infondo al mio articolo, vuol dire che l’argomento ti è interessato, sei affetto da una cardiopatia congenita? o il/la tuo/a bambino/a è affetto da cardiopatia congenita?
Maria Cantarutti