Perché si può sempre tornare a sognare?
La gente non pensa mai al passato, vede solo il presente, vede solo ciò che è visibile. Io ho capito che se ora sono cosi è perché ho vissuto esperienze, momenti, situazioni che mi hanno portata a diventare così.
Quando penso a tornare a sognare, penso al ballo delle medie e alla mia grande infatuazione verso un ragazzo.
Lui era così bello e intelligente. Era più grande di me e guardava quelle della sua età, vestite tutte bene e insomma, io ero una bambina. E lui le bambine non le guardava.
Ero quella che si faceva mille foto con metrica, quella con i leggings colorati e i disegnini, quella che scriveva canzoni e che sognava. Si, io sognavo tanto.
Sognavo che lui mi invitasse al ballo, non chiedevo tanto, un solo ballo.
Vi chiederete “ Ti ha mai invitata al ballo?”
No, tre anni di medie e mai.
Non importa perché tanto dopo di lui ci sono stati altri ragazzi, c’è stato il mio glow up, c’è stata la mia entrata in quel mondo.
Ora che ricordo però, nel frattempo che sognavo c’era una persona più grande di me che mi faceva scoprire qualcosa di così accattivante e per me oscuro, era un altro mondo.
No, non preoccupatevi, non è mai successo nulla di chissà quanto esagerato, neanche un bacio. A volte credo che lui abbia avuto tanto impatto per il mio futuro e il mio rapporto con gli uomini.
Mentre mi faceva sentire a mio agio mi raccontava di altre, si, mi diceva di quante se ne faceva. Io ero abbracciata a lui, ero piccola, dicevo “ Mh okay”. Insomma, già c’era un po’ di gelosia però pensavo “Se è qui con me è perché con me è diverso”.
Peccato che a quell’età avere un pensiero del genere non fosse normale, é stato l’inizio di tutto.
Lui mi faceva stare bene ma anche maledettamente male quando non tornava a casa, sentivo la sua assenza e il mio umore era veramente sotto i piedi.
Altri giorni invece ricevevo una bella notizia: “Stasera viene a cena” e saltavo di gioia, ero così felice.
Non so a che storia pensassi perché era tutto così strano, non so cosa mi aspettassi da quella situazione, so solo che penso mi abbia fatto crescere e vedere una realtà in modo prematuro, penso mi abbia davvero scossa.
Questa persona poi con il tempo è sparita. Ha smesso di venire a cena, ha smesso di farsi sentire e io mi sono abituata alla sua assenza…poi puff, non c’era più.
Non ho ricevuto un messaggio, una chiamata o delle scuse e da lì è nato tutto.
Non sono qui per parlare di lui, ma di quanto ci sia dentro alle mie azioni come tante esperienze, tante storie e tante persone.
Lety