Perché esistiamo? Un viaggio tra domande e sospiri
Ogni tanto mi fermo a pensare, e so che capita anche a te. È impossibile non farlo, vero? Ti guardi attorno e ti chiedi: Ma che senso ha tutto questo? Perché siamo qui? Perché siamo nati, se poi la vita sembra un susseguirsi di ostacoli, sofferenze, e una corsa sfrenata per guadagnare abbastanza per sopravvivere?
Ci alziamo ogni mattina, spesso con fatica, ci prepariamo per andare in un posto che magari nemmeno ci piace. Passiamo ore davanti a un computer o facendo qualcosa che ci svuota, e poi torniamo a casa stanchi, troppo stanchi per goderci quel poco di tempo che ci rimane. Le settimane diventano mesi, i mesi anni, e ci accorgiamo che il tempo è passato mentre noi eravamo distratti, sempre con la testa a pensare a ciò che dobbiamo fare.
Ma fermiamoci un attimo. Respirando profondamente, possiamo davvero chiederci: È davvero questa la vita?
La Trappola del “Dovere”
Fin da piccoli ci insegnano che la vita è sacrificio, che bisogna studiare, lavorare, costruirsi una carriera, mettere su famiglia, pagare le bollette, andare avanti. È come se ci fosse un copione già scritto, e noi ci sentiamo obbligati a seguirlo, senza mai mettere in dubbio chi l’abbia scritto davvero. Ma chi l’ha deciso? Chi ha stabilito che esistiamo solo per “fare il nostro dovere”?
Forse è proprio questa la grande bugia che ci portiamo dietro. Siamo stati educati a credere che il valore di una persona dipenda da quanto produce, da quanto lavora, da quanto si sacrifica. E in questo processo, perdiamo di vista ciò che davvero conta: noi stessi, le nostre passioni, la nostra felicità.
Sofferenza e Crescita
Non possiamo negarlo: soffrire fa parte della vita. È inevitabile. Ma è proprio dalla sofferenza che nascono le domande più profonde. Quando tutto va bene, non ci fermiamo a riflettere, non mettiamo in discussione nulla. È il dolore che ci scuote, che ci obbliga a guardarci dentro, a cercare risposte, a crescere.
Ma crescere per cosa? Forse la risposta non è una, ma molteplici. Ognuno di noi deve trovarla da sé. Forse siamo qui per imparare, per creare, per amare. Forse siamo qui per fare esperienza della vita in tutte le sue sfaccettature, belle e brutte.
Rompere il Ciclo
La vita non dovrebbe essere solo una corsa per pagare le bollette. Certo, i soldi servono, ma non sono l’unico scopo. E allora come si rompe questo ciclo? Come si esce dalla gabbia invisibile che ci siamo costruiti attorno?
La risposta, credo, sta nel riscoprire ciò che ci fa sentire vivi. Fare spazio nella nostra routine per qualcosa che amiamo davvero. Forse è dipingere, scrivere, cantare, ballare, cucinare, aiutare gli altri. Non importa cosa, ma deve essere qualcosa che ci riempie l’anima, che ci ricorda perché siamo qui.
E soprattutto, dobbiamo imparare a dire no. No alle cose che non ci fanno bene, no alle aspettative irrealistiche, no alle persone che ci prosciugano. Dire no è dire sì a noi stessi, alla nostra vita.
Esistere per Vivere
Perché esistiamo, allora? Forse non c’è una risposta definitiva. Forse il senso della vita non è un mistero da risolvere, ma un viaggio da vivere. Esistiamo per sperimentare, per amare, per cadere e rialzarci, per creare qualcosa di bello, anche solo un momento di pura gioia.
Non è facile, lo so. La vita ci mette continuamente alla prova. Ma forse, proprio in quelle prove, possiamo trovare un significato. Non c’è una formula magica, ma c’è sempre una possibilità di cambiare prospettiva.
Oggi, mentre scrivo queste parole, mi ripeto che non voglio essere solo un ingranaggio. Voglio vivere. Non sopravvivere, ma vivere davvero. E anche se non ho tutte le risposte, so che vale la pena cercarle.
Forse è proprio questo il segreto: smettere di cercare un motivo per esistere e iniziare a vivere come se fossimo noi stessi il motivo.