Cinema

Alberto Sordi: le curiosità di un artista poliedrico

Alberto Sordi è stato uno dei più grandi attori e registi della storia del cinema italiano. Un’icona della commedia all’italiana che ha saputo raccontare con ironia, acutezza e affetto i vizi e le virtù del popolo italiano. Con una carriera che si estende per oltre sei decenni, Sordi ha interpretato una vasta gamma di personaggi, sempre capaci di suscitare una risata e, allo stesso tempo, una riflessione profonda. In questo articolo scopriremo alcune curiosità sulla vita e la carriera del grande Alberto Sordi.

Una voce che fece la differenza

Prima di diventare un attore noto al grande pubblico, Alberto Sordi iniziò la sua carriera nel mondo del doppiaggio. Una delle sue prime grandi opportunità arrivò quando fu scelto per doppiare Oliver Hardy, meglio conosciuto come Ollio, del famoso duo comico Stanlio e Ollio. La sua voce calda e pastosa contribuì enormemente a far apprezzare al pubblico italiano le avventure dei due comici, tanto che molti associano ancora oggi quella caratteristica risata di Ollio alla voce di Sordi.

Doppiare Ollio rappresentò il trampolino di lancio per la carriera di Sordi, permettendogli di sviluppare il suo talento per la comicità e di lavorare sulla sua versatilità vocale. Questo lavoro, apparentemente secondario, influenzò anche i suoi futuri personaggi, rendendolo abile nel creare figure esagerate ma sempre credibili.

I “Vitelloni” e la commedia all’italiana

Uno dei ruoli più celebri di Alberto Sordi è sicuramente quello del fannullone nel film “I Vitelloni” di Federico Fellini, del 1953. Questo personaggio, un giovane di provincia senza ambizioni, rappresenta alla perfezione il prototipo dell’italiano medio del dopoguerra, pigro, opportunista, ma al tempo stesso irresistibilmente simpatico. Con questo ruolo, Sordi contribuì a definire il genere della commedia all’italiana, capace di far ridere ma anche di raccontare i cambiamenti sociali dell’Italia del boom economico.

Le celebri maschere di Sordi

La forza di Alberto Sordi stava nella sua capacità di incarnare diversi tipi di italiani, spesso con un taglio ironico e satirico. Uno dei personaggi più memorabili è il “Dottor Tersilli”, il medico arrampicatore sociale protagonista de Il Medico della Mutua. Un film che metteva in luce con pungente ironia i difetti del sistema sanitario dell’epoca. Sordi riusciva a creare personaggi arroganti, meschini, ma anche buffi e riconoscibili, facendoci ridere ma anche riflettere sulle storture della società.

Un altro dei suoi ruoli iconici è quello dell’italiano emigrato in America in Un Americano a Roma, con la celebre scena in cui, seduto a tavola con un piatto di spaghetti. Sordi grida: “Macaroni, m’hai provocato e mo’ te magno!” – una frase che è rimasta nella cultura popolare italiana come simbolo della rivalità scherzosa con gli Stati Uniti.

Un solitario con la passione per Roma

Una curiosità che pochi conoscono riguarda la vita privata di Alberto Sordi. Nonostante il suo successo e la sua fama, Sordi era un uomo molto riservato. Non si sposò mai e non ebbe figli, preferendo condurre una vita tranquilla e lontana dai riflettori. La sua vera grande passione era Roma, la città in cui nacque e a cui restò legato per tutta la vita. Abitava in una grande villa su via Druso, vicino alle Terme di Caracalla, e trascorse gran parte della sua vita dedicandosi alla città che amava tanto.

Sordi era anche un grande appassionato di musica lirica e collezionava dischi d’opera. La sua cultura musicale influenzò molte delle sue interpretazioni, dove spesso mescolava elementi del teatro e della tradizione operistica.

La Giornata Nazionale del Sorriso

Nel 2003, anno della sua morte, la città di Roma decise di omaggiare Alberto Sordi proclamando il 24 febbraio, giorno del suo compleanno, come “Giornata Nazionale del Sorriso”. Questo gesto simbolico sottolinea quanto l’attore sia stato amato dal pubblico italiano per la sua capacità di portare allegria e leggerezza anche nei momenti difficili, attraverso una comicità che era sempre raffinata e mai volgare.

Conclusione

Alberto Sordi ha saputo incarnare l’essenza dell’italianità, raccontando con ironia e intelligenza la vita degli italiani nei suoi molteplici aspetti. Le sue interpretazioni, sempre profonde e poliedriche, hanno attraversato epoche e generazioni, lasciando un segno indelebile nella cultura del nostro Paese. Dietro la sua comicità si nascondeva un grande talento, capace di far ridere e riflettere al tempo stesso. Con la sua vasta gamma di personaggi e le sue battute iconiche, Sordi ha reso la commedia italiana un’arte capace di parlare al cuore e alla mente di tutti.