La sacerdotessa del subconscio
Come reagiamo quando vediamo che non ci stiamo realizzando?
Succede che ci concentriamo sempre sullo stesso pensiero o immagine senza capire che dobbiamo cambiare il pensiero o l’immagine stessa.
Ciò che proiettiamo è la direzione e il carattere dei nostri pensieri. Spesso si creano situazioni che non hanno senso, perché? Noi uomini davanti allo specchio cerchiamo di afferrare l’immagine che riflette e di creare qualcosa con la stessa, ma in realtà dovremmo distogliere lo sguardo da tale specchio è abbandonare la nostra ottusaggine di dirigere a forza il mondo dove vogliamo noi.
Se l’immagine e il pensiero che inviamo al mondo è mirato e consapevole, creiamo forme-pensiero positivi, in qualsiasi circostanza ci troviamo, andrà tutto secondo le nostre intenzioni.
Anche per i nostri pensieri serve un’inventario per eliminare le particelle negative e i prefissi:
In-siddisfazione, non desidero, non accetto, dis-approvazione, non amo, s-fiducia nel successo, eccetera …..
Tutta questa immondizia dovrà essere depositata in un sacchetto e buttata nella spazzatura. I nostri pensieri devono essere direzionati verso quello che vogliamo e che ci piace. Allora inizieremo a vedere riflesso nello specchio solo cose piacevoli.
Dobbiamo essere pronti ad affrontare momenti di fermo dove non ci saranno cambiamenti e potranno insinuarsi fastidi di diverso genere! E allora? Si tratta di noie temporanee legate al cambiamento e a un nuovo livello di rapporto con la realtà.
In questo momento transitorio dobbiamo seguire la nostra linea con costanza. Dobbiamo prendere spunto dalla frase “non ti voltare, la strada e davanti a te!”
Anche se sullo specchio succede in questo momento tutto quello per cui non provo interesse chissenefrega tanto prima o poi rifletterà l’immagine che io voglio.
Se non cediamo alla tentazione di voltarci e rimaniamo fermi sulla nostra decisione, prenderà forma la mia realtà, andrà tutto come dico io!.
- Sperimentare l’ignoto
- Coltiva le tue conoscenze e capacità
- Vedere oltre l’ovvio
- Cerca di comprendere un mistero
- Essere coscienti di possibili meccanismi inconsci.
La Sacerdotessa è pura, estranea ai desideri più bassi che accompagnano l’essere umano. In una vita frenetica, che è piena di stress e indulgenze, la Sacerdotessa ci ricorda l’importanza di disintossicarci e conoscere noi stessi in momenti tranquilli attraverso la meditazione, sfida ad andare più in profondità, a guardare oltre l’ovvia situazione superficiale e di orientare la nostra attenzione verso ciò che è nascosto e oscuro. Invita alla semplicità, a ritirarsi da ogni coinvolgimento e a riflettere su noi stessi. Ci esorta a nutrire le nostre conoscenze ed ad accumulare sapere. Mi ricorda della vastità del nostro potenziale e delle possibilità illimitate che abbiamo dentro di noi. Ci concede il permesso di prendere decisioni emotive.
“Godi della raggiunta felicità, o figlio della terra, ma non considerarla mai come dovuta; tutto può cambiare all’improvviso. Evita la pigrizia e tieni sempre presente la tua responsabilità personale in tutto quello che accade, positivo o negativo che sia”
Russo Shielan