Psicologia

L’impatto dei social media sui giovani: i pro ed i contro

Quanto tempo prezioso della nostra giornata trascorriamo a guardare uno schermo e scorrere post, notizie, commenti, likes? Ma soprattutto, che impatto ha tutto ciò in noi stessi? Ve lo siete mai chiesti?

Dalla nascita di Internet, tante cose sono cambiate. Sicuramente è stata una novità che ci ha portati a scoprire nuove cose, a leggere e ricevere nel modo più veloce possibile notizie, messaggi e altro ancora. Però si sa che la tecnologia ormai fa solo passi avanti, e forse, siamo noi a farne qualcuno indietro.

I Millennials e la GenZ sono le generazioni che più di chiunque altro hanno vissuto l’enorme impatto di questa nuova scoperta. In particolare, hanno vissuto la nascita di social media come Instagram, Snapchat, TikTok, Facebook e altri mille ancora, con tutti i loro vantaggi e svantaggi annessi.

Ecco che allora hanno iniziato a passare sempre più tempo al computer e con gli smartphone in mano, piuttosto che godersi l’infanzia e l’adolescenza delle generazioni precedenti, che al massimo potevano guardare la tv in bianco e nero o uscire fuori a giocare per strada con i propri amici.

Fin da subito, dunque, sono apparsi i pro e i contro. Sicuramente, è utile poter navigare su Internet quando si è alla ricerca di qualcosa e trovare subito la risposta che cerchiamo, così come inviare e ricevere messaggi all’istante.

Ma ad oggi, nel 2024, i social media ci stanno sempre di più portando a vivere quasi in un altro mondo. Nel momento in cui prendiamo in mano il nostro
cellulare e ci colleghiamo, ecco che dimentichiamo la realtà che ci sta attorno.

Quanta gente vediamo camminare per strada con gli occhi sullo schermo senza guardare dove effettivamente stiano mettendo i piedi, o peggio, chi guida con lo
smartphone in mano mettendo in pericolo sé stesso e gli altri.

E quante persone invece sono ossessionate dai likes e dai commenti che ricevono, quasi come se cercassero solo l’approvazione altrui e si dimenticassero di sé
stesse?

Molti addirittura si sentono costretti ad omologarsi a tutto ciò che vedono in giro per i social, perché si sentirebbero altrimenti diversi, e ciò, in questo mondo, non è evidentemente tollerabile.

La diversità, nel 2024, fa paura. Se non sei bella come quella ragazza che hai visto su TikTok, allora non vali, nessuno ti guarderà, e questo è quello che purtroppo
molte ragazzine e ragazzini delle nuove generazioni arrivano a pensare. Se non sei felice e sereno nella tua vita, sarai strano ed emarginato. Per questo spesso si
ricorre a far vedere attraverso uno schermo una visione distorta di sé, far credere di vivere una vita bellissima quando magari invece si è vuoti e tristi dentro.

Mentire, ma a che scopo? Qualcuno ci dice che dobbiamo per forza essere felici? E se per caso non lo fossimo, se per caso stessimo ancora aspirando alla felicità e stessimo ancora lavorando su noi stessi, siamo per questo diversi come i social vogliono farci credere?

Quindi, i contro dei social media, ci sono, e non sono pochi, purtroppo. Possiamo perciò dire che riescono benissimo ad influenzare il benessere psicologico e fisico di una persona, la sua autostima, la percezione di sé stessa e di quello che sta facendo o che vuole fare nella sua vita. Infatti, anche problemi come ansia e
depressione sono associati spesso all’uso intensivo di queste piattaforme. E non solo.

Il cyberbullismo è una delle problematiche più serie e pericolose legate ai social media. Molti giovani spesso sono vittime di commenti negativi, attacchi verbali,
insulti e umiliazioni pubbliche, agli occhi di tutti e, questa, è una vera e propria forma di violenza, seppur virtuale, poiché arriva a condizionare il pensiero altrui e
l’immagine di sé.

Il bullismo è sempre esistito, ma pensate a come ci si possa sentire nel ricevere un commento negativo che però riesce a raggiungere una vasta platea in pochissimo tempo?

Ecco che sotto questo punto di vista, i social diventano un’arma pericolosissima. Inoltre, come per il resto delle cose, anche queste piattaforme riescono a creare
dipendenza, specialmente quando si arriva alla ricerca costante di novità, interazioni sociali e ulteriori stimoli, influenzando però anche i propri rapporti
sociali, le relazioni interpersonali, il lavoro o lo studio, diventando una vera e propria distrazione e arrivando al completo isolamento dalla realtà circostante.

Tuttavia, nonostante i rischi che comportano, i social, se utilizzati con prudenza, rispetto e responsabilità. Aono anche degli strumenti utili per stimolare la propria creatività e le proprie idee, ma anche per interagire e conoscere nuove persone o ampliare il proprio pubblico se ad esempio si lavora con queste piattaforme.

I social sono comunque in grado di superare ogni tipo di barriera, fisica, emotiva e geografica, e che questo sia positivo o negativo, dipende sempre dall’uso che se ne fa e dal punto di vista che si decide di adottare.

Ricordiamoci però, che non sono la realtà, che vanno usati con cautela e sempre nel rispetto altrui. Allora sì che possono diventare utili, intrattenutivi e divertenti.

Scritto da: Mariachiara Schembari