Il nostalgico “Occhi lucidi”, l’emozione di Ultimo
Inizierei questo mio nuovo articolo con un motto. “Mai dire mai!”. Ed è proprio così!
Ho sentito parlare del cantante Ultimo dalle mie amiche. Ho anche provato ad ascoltare una sua canzone, ma niente. Non mi trasmetteva nulla!
Nulla prima del suo ultimo pezzo.
Si intitola “Occhi lucidi” ed è uscito nel mese di Dicembre. Si dice già che sarà la colonna sonora che accompagnerà la prima parte dell’anno 2024, mesi nei quali il cantante sarà impegnato nel suo tour in giro per l’Italia.
Ma chi è Ultimo?
Ultimo non è altro che lo psudonimo di Niccolò Moriconi, nato a Roma il 27 gennaio 1996.
Il suo successo è scaturito dalla sua vittoria a Sanremo del 2018, al quale ha partecipato nella categoria “Nuove proposte”, con il brano “Il ballo delle incertezze”.
Mi limito a queste tre righe in merito alla sua autobiografia. Eventuali dettagli potete trovarli su Internet. Basta inserire “Ultimo”, infatti, nella barra di un motore di ricerca, per trovare numerosi link a pagine che parlano di lui.
Il mio articolo non vuole essere un ulteriore pagina che parla di Ultimo. Vorrei soffermarmi, se possibile, sulle emozioni che suscitano le sue canzoni.
Mi è capitato di ascoltare “Occhi lucidi” per caso. Giravano spezzoni di pochi secondi su un noto social. Mi ci sono soffermata e, notando che non mi era completamente indifferente, mi sono messa su YouTube a guardare il suo video ufficiale. E lì è scattato l’amore!
L’ho riascoltata tante altre volte. A ripetizione. Ed i pensieri hanno iniziato a fare capolino nella mia mente.
Viste le emozioni che provavo io, ogni volta che la riascoltavo, mi sono voluta informare sul significato del brano. E le due cose coincidevano.
“Occhi lucidi” tratta un tema del quale ho già parlato, ma in maniera più generica. La nostalgia. In questo caso, la nostalgia di un amore non vissuto.
L’amore è un sentimento potente che può scatenare una serie di emozioni, tra cui una particolare ed affascinante forma di nostalgia. Quando la nostalgia incontra l’amore, si crea un intreccio di sentimenti che ci trasporta in un viaggio attraverso i ricordi romantici.
C’è, però, una forma di nostalgia che abbraccia il cuore con un tocco delicato, una nostalgia che si nutre di ciò che non è mai stato. L’amore non vissuto, un territorio emozionale inesplorato, può scatenare una dolce malinconia, conducendo a un viaggio attraverso i sentieri mai percorsi del cuore.
L’amore non vissuto è intriso di potenziale ed immaginazione. Si manifesta quando le strade delle possibilità romantiche si dividono e ci ritroviamo a contemplare ciò che sarebbe potuto essere. Questi amori potenziali sono, spesso, accompagnati da sogni di incontri fortuiti, sguardi intensi e connessioni profonde mai esplorate, lasciando dietro di sé un senso di meraviglia e “cosa se?”.
La nostalgia di un amore non vissuto è, spesso, tessuta con fili di “se” e “forse”.
“E se ci fossimo incontrati in un altro momento?”
“Forse avremmo avuto una storia incredibile insieme”.
Queste domande e riflessioni creano un paesaggio poetico che si sviluppa nella mente, colorando l’immaginario emotivo con scenari romantici che non hanno mai preso forma.
Nonostante la dolce malinconia che accompagna l’amore non vissuto, c’è anche una bellezza nell’inaspettato. La vita è piena di sorprese e questo ci riserva connessioni profonde e significative, che non avremmo mai immaginato. La nostalgia di un amore non vissuto può fungere da catalizzatore per apprezzare l’unicità e la ricchezza delle relazioni che si sviluppano nel nostro presente.
L’amore non vissuto ci invita ad esplorare il potere dell’immaginazione e del sogno. In questo spazio emotivo, possiamo coltivare la creatività e trasformare il desiderio in ispirazione. L’arte, la scrittura e la musica, spesso, si nutrono di questa nostalgia, creando opere che catturano la magia dei sentimenti mai vissuti. Ed è la stessa magia che racchiude e che ha fatto nascere “Occhi lucidi”.
Una cosa va detta.
È cruciale, infatti, gestire la nostalgia di un amore non vissuto in modo sano. Mentre riflettiamo su ciò che non è mai stato, dobbiamo anche apprezzare ciò che è presente nella nostra vita. Questo equilibrio ci consente di abbracciare il presente con gratitudine, senza permettere alla malinconia di offuscare la bellezza delle relazioni attuali.
“Occhi lucidi” è tutto questo.
E tanto altro.
Ho dedicato questa canzone ad una persona, alla quale voglio molto bene. È un uomo, al quale mi sono avvicinata nel periodo più brutto della sua vita. Sta vivendo, infatti, un’esperienza davvero tanto negativa, che gli ruberà tanto tempo, sicuramente. Ho voluto essere, per lui, quel momento positivo che tanto gli mancava e, per fare ciò, mi sono inventata davvero di tutto.
Non è stato molto facile, lo ammetto!
Soprattutto perché lui ha un carattere davvero tanto difficile, ma questo non mi ha mai spaventata. Anzi, mi ha stimolata sempre di più, insieme alla sua grande e meravigliosa mente.
La mia testardaggine e caparbietà mi hanno aiutata a fargli ricredere nel genere umano, nelle donne, in particolare. E, penso, di esserci riuscita!
Ripone, in me, massima fiducia, ascolta i miei consigli e si fa guidare.
In caso di eventi altamente traumatici, infatti, è sempre più ricorrente l’allontanamento delle persone alle quali vogliamo bene. Un po’ per senso di protezione, un po’ perchè non vogliamo nessuno accanto, tendiamo ad isolarci, a rimanere da soli. Anche se, da soli, non vogliamo proprio rimanerci!
È stato il mio caso, in passato.
Tendevo ad allontanare la gente con il mio atteggiamento molto poco accogliente, ma non volevo rimanere assolutamente da sola. Ad oggi, dico che non tutti sono pronti a sostenere ed a gestire le tue emozioni in quei momenti.
Proprio perchè io non ho avuto quel sostegno, ho voluto esserlo per lui.
E tutto questo tempo passato insieme, ha causato il nostro “volerci bene”.
In questi giorni, cause di forze maggiore ci hanno allontanati fisicamente. Non possiamo vederci e sentirci tutti i giorni, purtroppo. E questa canzone mi ha suscitato la nostalgia del nostro rapporto, di quello che stava nascendo, di come stava crescendo, di ciò che sarebbe potuto essere.
So per certo che non è finita qui, che tutto questo è solo “rimandato”. Come so per certo che i nostri sentimenti sono puri e sinceri. Ma, ad oggi, l’emozione presente è proprio la nostalgia.
Come vi dicevo, ne ho parlato già in un altro mio articolo. L’ho messa a paragone alla malinconia, ambientate nel periodo natalizio. Non so perchè, tendo a vedere queste due emozioni come “negative”, forse perchè le associo ad esperienze, negative appunto, della mia vita.
Ma questa “nuova” nostalgia non lo è.
Anzi, mi da la forza e l’energia per andare avanti, a crederci ed attendere quel momento in cui ci riabbracceremo.
Nel frattempo, mi faccio accompagnare da “Occhi lucidi”, colonna sonora della mia vita in questo momento. Ed occhi lucidi non è solo il titolo della canzone, ma anche una mia caratteristica quando l’ascolto!
Ho scritto a questa persona più di qualche lettera.
In una, gli ho sottolineato le mie “prime volte” con lui.
Una era proprio questa. L’apprezzare una canzone di Ultimo e farne, addirittura, una colonna sonora di un pezzettino della mia vita. Così come è successo con “Mary” dei Gemelli Diversi, di cui ho già scritto e tante altre ancora. E non è escluso che scriverò anche di loro.
L’amore non vissuto è un territorio dell’anima ricco di emozioni e potenziali inesplorati. Mentre attraversiamo i sentieri della nostalgia di ciò che sarebbe potuto essere, possiamo trovare gioia nell’inaspettato, nel presente e nelle relazioni che ancora devono fiorire. La bellezza dell’amore non vissuto risiede nella sua capacità di ispirare la creatività e di aprirci agli imprevedibili affetti del cuore.
Questo quando, magari, sappiamo che quell’amore non può essere vissuto.
A me piace pensare, invece, che magari non è il momento giusto. Che sia solo un sentimento messo in stand-by, che rifiorirà quando meno ce l’aspettiamo.
La nostalgia è quel sentimento che suscita ricordi. Ed i ricordi tengono vivo il sentimento.
È davvero un’emozione che non vorremmo vivere?
Io vi dico di no!
A me piace e la vivo come un fiore che sta crescendo.
Sarà meraviglioso quando sarà maturo e mi godrò tutto ciò che mi susciterà, toccandolo, odorandolo.
“Se potessi uscire dal mio corpo
(“Occhi lucidi” di Ultimo)
Adesso lo farei
Ma solo per restarti sempre intorno
E chiederti come stai
Siamo fatti tutti un po’ così
Occhi forti e cuori fragili
Siamo fatti tutti un po’ così
Senza parole e gli occhi lucidi”