21 settembre, giornata mondiale dell’Alzheimer
L”Alzheimer ti mangia dentro. L’Alzheimer è la forma più comune di demenza senile.
Prende il nome dal neurologo tedesco Alois Alzheimer che all’inizio del 1900 ne descrisse per primo le caratteristiche. È caratterizzata da un processo degenerativo progressivo che distrugge le cellule del cervello. Questa malattia causa un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive (memoria, ragionamento e linguaggio), fino a compromettere l’autonomia e la capacità di compiere le normali attività giornaliere.
Quali sono le cause dell’Alzheimer?
L’1% dei casi di Alzheimer è causata dalla presenza di un gene alterato che ne determina la trasmissione da una generazione all’altra di una stessa famiglia. Il restante 99% dei casi si manifesta in modo “sporadico“, ovvero in persone che non hanno una chiara familiarità con la patologia.
Questa è la spiegazione scientifica che si dà alla malattia. Ma nella realtà è difficile, dura, buia e soprattutto senza uscita.
I primi sintomi è dimenticare le cose basilari. Poi passano i mesi e gli anni e ti adegui piano piano ai cambiamenti. A far la spesa non ci vai più, la macchina meglio che la guidi un po’ meno perché l’ultima volta non ti ricordavi bene dove dovevi andare.
E alla fine dopo un po’ di anni arriva quel momento in cui ti fermi e ripensi a quando la mamma ce l’avevi ancora. In tutti i sensi. Quando potevi raccontargli i tuoi problemi, ma anche le tue semplici vicissitudini quotidiane. Quando non viveva in un mondo, il suo mondo che sembrava parallelo a quello vero. Ma che non riesce a mettersi veramente in contatto..
Come comportarsi?
Il manuale giusto non esiste. Penso che la persona più vicina che vive con quotidianità la malattia debba dividersi a metà. Debba armarsi di tantissima pazienza e debba avere il cuore colmo di amore per accettare tutto. Non è facile in alcuni momenti non pensare a come potrebbe essere stato se tutto fosse senza questa malattia. Non è facile accettare, non è facile, avendola già vissuta, non pensare a come andrà avanti mentre scorrono gli anni.
Mamma mi manchi, anche se sei qui. VICINO A ME.
Io sono questa ⬇️⬇️⬇️
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