Storytelling

Il mio viaggio a Zanzibar: alla scoperta di me stessa

In questo viaggio ho scoperto quanto le partenze siano in grado di smuoverti qualcosa. Ho scoperto me stessa per la prima volta grazie a delle nuove avventure, esperienze e soprattutto conoscenze. Da lí, all’etá di 17 anni, ho capito quanto fosse importante per me conoscermi e andare alla ricerca di me stessa attraverso i viaggi.

Sono in aereo, sto tornando da Zanzibar. Sono malinconica in questo momento.

Appena ho lasciato il villaggio sono scoppiata in lacrime.

Non so se sia perché ho conosciuto persone fantastiche e mi fa male lasciarle, pensare che forse non le rivedrò più o forse perché Nicola mi ha sbloccato qualcosa senza fare nulla.

Io e lui non ci siamo baciati, nonostante questo, continuo a pensare a lui e a come poteva andare tutto, agli sbagli che ho commesso e forse anche ai rimpianti.

Non lo so, è così strano. È come se mi avesse smosso qualcosa, come se quell’apatia e il mio essere cinica nei confronti dell’amore non sia più con me. 

Ho sbagliato, forse avrei potuto creare un rapporto più forte con lui se non avessi fatto una cazzata. Ho flirtato con uno e quando Nicola ci stava provando, io sono tornata da quello di prima. Ero ubriaca e non sapevo cosa fare, non ho ragionato.

Da lì non ci ha più provato, è stato un colpo, se solo quello sera fossi stata con lui…ora come ora non starei scrivendo tutto ciò;

E invece sono proprio qua, con la luce spenta, seduta in aereo ad ascoltare musica e sfogarmi.

È come se Nicola mi avesse fatto capire cosa voglio io in primis, come se avessi capito che non mi importa baciare uno a caso una sera, ma preferisco passare una settimana abbracciata a parlare con qualcuno che mi smuove qualcosa.

Non lo so, magari lui non prova nulla, neanche interesse, forse è così o forse no.

Non sono riuscita a capire i suoi comportamenti, ora riesco solo a giudicarmi e a dirmi che sono una cogliona.

La verità è che sentirò la sua mancanza, 

Lui abita in un paesino…Non so se dirgli che mi mancherà.

Potrebbe leggere e dire “ Le piaccio ma a me no “ boh non lo so, almeno mi metterei il cuore in pace…

Quando mi ha salutata mi ha detto: “ Fai la brava“ e io  ho risposto dicendo “tu piuttosto”.

Poi mi sono girata e mi stava guardando, per me quello era un addio. Volevo abbracciarlo più forte, ma c’erano tutti e non sono riuscita a fare ciò che volevo fare.

Non so se scrivergli. Ma cosa potrei dirgli? No, non posso.

Però cosa faccio? Ritorno alla mia finta apatia e mi dico “ Vabbè ma sticazzi, non lo conosco bene, ci sono stata poco tempo assieme, non può essere nei miei pensieri “ ?

Però non porterebbe a nulla se non a schiacciare me stessa e le mie sensazioni .

Tra una settimana magari non ci penserò più o forse si, mi dà sempre fastidio.

Credo lui non mi abbia conosciuto a fondo, forse si è fatto un’idea sbagliata di me o magari no.

Vorrei abbracciarlo e mi fa strano dire queste cose dolci. Mi ha veramente smosso qualcosa.

Adesso voglio cambiare, mi sono sempre detta “ So quanto valgo” ma non ho mai fatto nulla per dimostrarlo a me stessa.

Ho sempre detto “Io so quello che sono” ma non l’ho mai saputo e così ho commesso molti errori.

Ormai sono diventata quello che mi hanno fatta diventare. Non sono più quella di prima e lui mi ha smosso qualcosa di importante.

Voglio smetterla di dare dei baci a degli sconosciuti. Non ha senso.

Ragiono come un ragazzo e mi comporto come tale, seguo l’istinto, mi vedo con uno e il giorno dopo dico “È come se non fosse successo nulla, non sento niente.”

E dunque lì mi chiedo “E allora perché l’ho fatto? Il senso?” Voglio finirla, basta.

Devo dimostrare a me stessa quanto valgo e che posso farcela a rifiutare i ragazzi e farli aspettare.

Se provassi a non baciare nessuno se non solo uno che mi piace davvero? Mi metterei alla prova e capirei molto di più di me stessa.

Se io un giorno dico “Non mi importa di nulla, non voglio un ragazzo.“ e poi mi metto a piangere ascoltando canzoni d’amore significa che non so neanche io cosa voglio e che ho bisogno di farmi chiarezza.

Voglio stare sola, basta stronzate, non ha più senso. Sono anni che vado avanti così e forse ora ho capito.

Ecco forse a Nicola potrei dirgli così, potrei dire  “Comunque mi hai smosso qualcosa, da tanto non sentivo tutto questo, mi hai fatto capire che voglio smetterla di fare ciò che ho sempre fatto e dimostrare a me stessa quanto valgo, probabilmente non capirai nulla di questo discorso …però grazie”.

Non lo so, vorrei solo sentirlo…non ho capito che mi piacesse fino a quando ci siamo salutati, quando i nostri sguardi si sono incrociati sono scese le lacrime.

E adesso credo di sentire qualcosa, forse ora è il caso di spegnere il cervello, starei a scrivere per ore, credo di averne bisogno.

Mi è servito scrivere, forse ho capito me stessa.

Lety